3 maggio 2024
Aggiornato 16:30
Lo scontro nel PdL

Fini: a sinistra sono disperati

Il Presidente della Camera: «Nessuna ammucchiata. Io lavoro per rafforzare il Governo, non per farlo cadere»

ROMA - «Quando si è in fase di disperazione politica, ci si attacca a tutto ciò che passa. Si augurano che io faccia qualcosa contro il governo centrodestra, ma io lavoro perchè sia più efficace, non per farlo cadere. Cosa sperano?». Così Gianfranco Fini smentisce ogni ipotesi di patto con le opposizioni in funzione anti Berlusconi. Ma osserva Fini: «La strumentalizzazione è da parte di alcuni ambienti del centrodestra. Come si può essere così strumentalmente miopi o in malafede. Un conto è come dice Berlusconi lavorare per un patto costituente in Parlamento sulle riforme, altra cosa è avere il retropensiero che sia l'anticamera dell'ammucchiata anti Berlusconi».

L'obiettivo delle dichiarazioni di Fini «non è far vincere la sinistra, come qualche imbecille dice, ma rendere il Pdl molto più simile rispetto ad oggi ai grandi partiti di centrodestra europei». E che il Pdl necessiti di un'evoluzione, Fini continua a ribadirlo, anche alla luce del testo approvato al termine della Direzione di giovedì: «Chi ha letto quel documento ha visto che il partito viene considerato una parentesi, un impaccio, invece è il luogo dove discutere». Posizioni, ne è convinto Fini, che «nella puibblica opinione sono assai meno minoritarie» che nella Direzione del Pdl.