19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Tensione nella Maggioranza

La Russa: l'errore è stato Fini presidente della Camera

La valutazione del Ministro della Difesa: «La sua veste istituzionale ha incentivato le differenze con Berlusconi»

ROMA - «L'errore» secondo Ignazio La Russa, la cosa che nel Pdl non ha funzionato, è stato proprio non impedire a Gianfranco Fini di fare il presidente della Camera. Il ministro della Difesa, intervistato a Mattino cinque all'indomani della nascita della corrente del Pdl che fa capo all'ex leader di An, fa le sue valutazioni: «La mia valutazione è che l'errore di tutti, di tutti noi ex An, io compreso, di consigliare a Fini o non comunque di non contrastare la sua decisione di fare il presidente della Camera, anziché rimanere nel partito». In quel caso «con Berlusconi al governo sarebbe stato il numero uno del partito o al massimo il numero due».

L'elezione a presidente della Camera, secondo La Russa, «ha posto Fini in un'ottica di dovere istituzionale che ha incentivato le diversità rispetto a Berlusconi e gli ha impedito di intervenire nel partito se non con esternazioni che finivano con essere momenti di rottura». Tuttavia, tra le cause della rottura dei rapporti interni al Pdl, La Russa annovera anche la visibilità e l'attivismo al fianco di Fini di altri ex An: «La nostra minore vicinanza a Fini perché avevamo tutti cose da fare ha dato spazio alla visibilità di altre posizioni, di altri amici che hanno finito per scavare un fossato tra Fini e il Pdl, tra Fini e Berlusconi» tra cui, comunque, riconosce il Ministro, «ci sono sempre state differenze di carattere e incomprensioni: e si sono manifestate in maniera sempre crescente».