Frana Ventotene, Prestigiacomo: la zona era sicura
Il Ministro dell'ambiente: «In ogni caso mettere in sicurezza tutto il territorio italiano»
ROMA - «E' straziante quanto accaduto a Ventotene. Il primo pensiero ed il mio sincero cordoglio è rivolto alle famiglie delle due ragazze, vittime di una tragedia inaccettabile. Una tragedia resa ancora più assurda dal fatto che sia avvenuta in una delle poche zone del litorale dell'Isola che erano considerate non a rischio». Così in una nota il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.
«L'Isola di Ventotene - scrive - è una riserva naturale statale e, anche grazie a questo suo status di luogo di tutela naturalistica, è meta di gite scolastiche e viaggi di istruzione, ospitando ogni anno migliaia di ragazzi in età scolare. Vetotene purtroppo non fa eccezione nel drammatico panorama del dissesto idrogeologico del nostro paese. Gran parte della sua costa è ricompresa fra le aree ad alto rischio, ma la zona in cui si è verificato il crollo era una delle poche considerate sicure e fra le richieste di intervento giunte negli ultimi anni da Ventotene nessuna riguardava Cala Rossano».
«La sciagura di oggi ricorda, se ce ne fosse bisogno, quanto grave sia l'emergenza del territorio del nostro paese. E' necessario che al primo piano straordinario per il dissesto idrogeologico che è in via di definizione attraverso intese con le regioni ne segua subito un altro con congrui finanziamenti per proseguire l'opera di messa in sicurezza di un territorio che, come abbiamo visto tante volte in questi mesi, non fa sconti e impone un intollerabile tributo di vite umane. E probabilmente - conclude Prestigiacomo - è anche necessario avviare una riflessione sugli strumenti di analisi del territorio visto il susseguirsi di frane in zone non considerate a rischio».