18 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Alla riunione oltre 50 parlamentari

Nasce la corrente di Fini: Berlusconi accetti il dissenso

Ma gli ex «colonnelli» si smarcano: «Pdl scelta irreversibile»

ROMA - 'Io sto con Fini', sul sito di Generazione Italia parte una raccolta di firme a sostegno del presidente della Camera, rivolta agli amministratori locali. Un'iniziativa lanciata mentre a Montecitorio i parlamentari ex An si riunivano con Fini per discutere e condividere un documento firmato, che ha sancito la nascita de facto di una corrente Fini all'interno del Pdl.

«Io sto con Fini», si legge sul sito dell'associazione interna al Pdl, «Manifestiamo il nostro sostegno al Presidente Fini nella sua battaglia per un grande Popolo della Libertà, forte, libero e democratico». «Siamo stati inondati da e-mail di consiglieri e assessori comunali, provinciali e regionali - spiega Gianmario Mariniello di Generazione Italia - dal Friuli alla Sicilia. A breve pubblicheremo tutti i nominativi on line. Fini non è solo nel Pdl, nemmeno sul territorio».

«Non ho nessuna intenzione di togliere il disturbo, nè tantomeno di stare zitto. E spero che Berlusconi accetti il dissenso» ha detto Gianfranco Fini nella riunione con i parlamentari a lui vicini. «Qui si vedrà se siamo un partito in cui si discute liberamente e il dissenso è legittimo o se siamo il partito del predellino in cui tutti devono essere d'accordo e dire che va tutto bene». Fini ha anche spiegato di «non aver mai parlato di scissioni o di voto anticipato: se qualcuno li evoca è perchè auspica che io me ne vada». A questo proposito, Fini ha anche criticato «chi in questi giorni ha cercato di interpretare il mio pensiero, andando da una parte all'altra in tv ad incendiare il dibattito».

Sono una sessantina i parlamentari schierati con il presidente della Camera. Ma allo stesso tempo, un documento degli «ex colonnelli» di An - Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa, Altero Matteoli - e da 75 parlamentari in tutto (tutti provenienti da An) si smacrca dall'ex leader dichiarando il Pdl rappresenta «una scelta giusta ed irreversibile».