2 maggio 2024
Aggiornato 10:30
Lo stabilisce la Corte Costituzionale

Le unioni omosex non omogenee ai matrimoni

Pubblicate le motivazioni della sentenza sui matrimoni gay: «Il concetto si può interpretare ma la norma non si può modificare»

ROMA - La normativa del codice civile «che contempla esclusivamente il matrimonio tra uomo e donna, non può considerarsi illegittima sul piano costituzionale. Ciò sia perché essa trova fondamento nell'art. 29 della Costituzione, sia perché la normativa medesima non dà luogo ad una irragionevole discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio». Lo stabilisce la Corte Costituzionale, nelle motivazioni della sentenza sui matrimoni gay pubblicate oggi.

LA SENTENZA - «E' vero che i concetti di famiglia e di matrimonio non si possono ritenere cristallizzati con riferimento all'epoca in cui la Costituzione entrò in vigore, perché sono dotati della duttilità propria dei principi costituzionali e, quindi, vanno interpretati tenendo conto non soltanto delle trasformazioni dell'ordinamento, ma anche dell'evoluzione della società e dei costumi. Detta interpretazione però - precisa la Consulta - non può spingersi fino al punto d'incidere sul nucleo della norma, modificandola in modo tale da includere in essa fenomeni e problematiche non considerati in alcun modo quando fu emanata».