28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
«Casa» PD

Bonino: mi ha aiutato solo Bersani

La minoranza del partito contro il leader. Il segretario del PD replica: «Non bisogna guardarsi l'ombelico»

ROMA - «Bisogna lavorare, anche discutere ma non guardarsi l'ombelico». Così Pier Luigi Bersani ieri sera ha replicato alla minoranza del Pd che lo attacca per il risultato delle elezioni regionali e per l'analisi «troppo positiva» che ne ha fatto. Ma il segretario che ieri sera ha insistito: «Berlusconi ha perso il 4,5% e la Lega non lo ha recuperato tutto, inoltre la distanza tra centrodestra e centrosinistra si è dimezzata». Quanto al «cambio di passo» che la minoranza gli chiede, Bersani ai microfoni del Tg3 risponde: «Noi abbiamo bisogno di prendere il passo, il Pd deve radicarsi come grande partito popolare, del lavoro, della Costituzione e dell'unità del paese».

D'Alema: «Non drammatizzare» - Lunedì sera Massimo D'Alema nella riunione di coordinamento del Partito democratico avrebbe detto che il risultato elettorale delle regionali non va drammatizzato, ma se il centrodestra vince è anche perché l'opposizione non è ancora in grado di mettere in campo un'alternativa credibile. Una posizione articolata, mentre gli esponenti della minoranza (Dario Franceschini, Ignazio Marino, Walter Veltroni) e la stessa presidente Rosy Bindi hanno sostanzialmente chiesto a Bersani di ammettere che le elezioni sono andate male.

In soccorso del segretario ieri sono arrivati i radicali. Emma Bonino riconosce a Bersani, di essersi impegnato in modo generoso per sostenere la sua candidatura alla Regione Lazio, e togliendosi qualche sassolini dalla scarpa menziona altri esponenti del Pd che fin dalle prime battute non hanno mostrato entusiasmo nei suoi confronti: «il fatto che alcuni settori del Pd non fossero entusiasti della mia candidatura non è una novità, non lo hanno nascosto e di conseguenza non si saranno neanche entusiasticamente adoperati». Ma ci tiene a precisare che «con il comitato elettorale del Pd abbiamo lavorato bene scoprendo anche la militanza dei compagni Democratici». E addirittura Marco Pannella si impegna: «Lavoreremo con il Pd e se si darà dignità ufficiale alla linea di Bersani allora saremo felicissimi anche di chiedere la tessera».