29 marzo 2024
Aggiornato 01:00
Sul palco il patto dei 13 candidati

Il Pdl alla prova della piazza

Attesi in cinquecentomila. Bossi: «Ci sarò». Freddo il popolo leghista. Due cortei per le vie di Roma, alle 18,30 comizio a San Giovanni

ROMA - Due cortei che si snoderanno per le vie di Roma, un maxi palco in piazza San Giovanni con il solo simbolo del Pdl, il comizio finale di Silvio Berlusconi fissato per le 18,30: obiettivo minimo degli organizzatori, 500mila persone. La manifestazione organizzata dal Popolo della Libertà si avvicina al momento della verità, quando si capirà se lo sforzo organizzativo messo in campo nell'ultima settimana avrà sortito gli effetti sperati.

Si inizia alle 15 con la partenza dei due cortei: uno dal Circo Massimo, l'altro da Colli Albani. Il primo sarà guidato dal candidata per il Lazio Renata Polverini insieme a ministri del governo ed esponenti della maggioranza; il secondo vedrà alla testa il ministro Giorgia Meloni e il responsabile dei giovani del Pdl Francesco Pasquali, insieme ai candidati governatori. Entrambi si apriranno con gli slogan della manifestazione: «L'amore vince sempre sull'odio», «Dal governo del fare alle regioni del fare». All'arrivo in piazza San Giovanni, prima i tredici candidati governatori sottoscriveranno un patto simbolico per l'applicazione nelle loro regioni, in caso di vittoria, del piano casa; poi il clou della giornata: il comizio del leader Silvio Berlusconi, previsto intorno alle 18.15-18.30.

Ma la presenza di Berlusconi potrebbe non essere limitata al palco: gli stessi organizzatori non escludono che il premier possa brevemente intervenire a uno dei due cortei perché sicuramente, «uscendo di casa ne incrocerà uno e potrebbe decidere di fermarsi, salutare i militanti e poi raggiungere in auto piazza San Giovanni».
Il più convinto del successo è il coordinatore Denis Verdini, che scommette che la manifestazione «sarà un successo»: «Vi meraviglieremo», promette. Per riuscirci, sono già pronti 3.000 pullman, ci saranno «treni speciali» e «tanti verranno anche da molto lontano con aerei e traghetti», assicurano gli organizzatori. Il risultato auspicato è «una piazza senza linciaggi, invidia e odio», «una piazza commovente», dicono Ignazio La Russa e Sandro Bondi.