26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Manifestazione PDL

Bossi: sarò a Roma e parlerò

Il leader della Lega: «Spero che il fango del caos liste non si rovesci su di noi. Berlusconi farebbe meglio a non parlare al telefono»

ROMA - Il leader della Lega, Umberto Bossi, conferma la sua partecipazione alla manifestazione di sabato prossimo contro l'esclusione della lista del Pdl a Roma e provincia. A chi gli chiede se sabato se sarà in piazza, Bossi replica: «Pare di si. E se vado lì parlo». Bossi si è intrattenuto con i cronisti a margine di un comizio a Vigevano.

«Berlusconi farebbe meglio a non parlare al telefono» aggiunge inoltre il leader della Lega, Umberto Bossi, a chi gli chiede un commento sull'inchiesta di Trani sulle pressioni agli organi di informazione.
Bossi inoltre ha lodato la campagna elettorale del suo partito con una critica poco velata agli alleati: «Siamo un gruppo di amici, siamo compatti e ci divertiamo a fare politica, altri partiti invece si scannano ed è meglio non andarci».

Intanto il Tar del Lazio ha respinto per la seconda volta la richiesta del Pdl di ammettere la sua lista per la Provincia di Roma alle prossime elezioni regionali. Con l'ordinanza di ieri sera i giudici amministrativi della Sezione Seconda bis, presieduta da Eduardo Pugliese, hanno ribadito quello che avevano già affermato con il provvedimento di lunedì 8 marzo: il decreto salva-liste non si può applicare e, in ogni caso, non ci sono «elementi precisi e concordanti» che dimostrino che i delegati del Pdl fossero alle 12 del 27 febbraio nell'ufficio elettorale del Tribunale con la prescritta documentazione.

Ricorso - I legali del Pdl hanno annunciato, subito dopo aver ascoltato il testo dell'ordinanza, un nuovo ricorso al Consiglio di Stato. E intanto sulla legittimità costituzionale del decreto salva liste si dovrà esprimere oggi la Consulta, chiamata in causa da due ricorsi. Bossi da parte sua ha commentato il caos liste dicendo «Spero che il fango non si ribalti su di noi. Spero proprio di no».