28 marzo 2024
Aggiornato 19:30
Non si può ancora parlare di stabilizzazione

A San Fratello la frana ha rallentato la sua corsa

Prosegue il monitoraggio dei tecnici della Protezione civile e dei geologi

ROMA - Rallenta il movimento franoso a San Fratello, nel Messinese, secondo i rilievi tecnici eseguiti dagli uomini della protezione civile e dai geologi, presenti sul posto. I rilievi, anche se ancora parziali, hanno dimostrato che «non c'è stato un notevole allargamento della frana».

Per ora, nella parte urbana, sottolineano dalla sezione rischi naturali, sembra essere rallentato il movimento. Non si può ancora parlare di stabilizzazione. E continua il monitoraggio della zona. Dopo le piogge di ieri stamani nella zona splende il sole. Nelle prossime ore, sarà importante vedere la frana si muove verso Monte e verso le arterie principali. In quel caso, sottolineano i tecnici della protezione civile, potrebbero essere necessarie ulteriori ordinanze di sgombero delle case in pericolo.

Per quanto riguarda gli sfollati, oltre 1.500, la gran parte ha trovato rifugio nelle case di parenti. Per i circa 500 che dovranno stare a lungo fuori dalla propria abitazione, la protezione civile, il Comune di San Fratello e le associazioni di albergatori stanno studiando delle sistemazioni. Previsti incontri già nelle prossime ore per studiare delle convenzioni con gli alberghi della zona per offrire gli alloggi, così come è stato fatto a Messina, dopo l'alluvione del primo ottobre scorso, e all'Aquila, dopo il terremoto del 6 aprile 2009.

Il comune di San Fratello ha aperto un apposito sportello informazioni per la gestione delle pratiche di alloggio degli sfollati. Si pensa anche di affittare degli appartamenti attualmente sfitti nei paesi circostanti. I sopralluoghi tecnici dovranno verificare anche se sarà eventualmente possibile fare rientrare nelle case una parte degli sfollati.