26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Dura prova per la Maggioranza

La Giunta Moratti in bilico dopo l'arresto di Pennisi

Lunedì il sindaco in aula per chiarire e tentare di salvare il Pgt destinato a ridisegnare Milano

MILANO - L'arresto del presidente della Commissione urbanistica del Comune di Milano Camillo Milko Pennisi (Pdl), accusato di aver incassato una tangente da 5mila euro per sbloccare una pratica edilizia, scuote Palazzo Marino e mette a dura prova la tenuta della maggioranza di centrodestra guidata da Letizia Moratti.

La bufera si è infatti scatenata proprio quando in consiglio comunale la discussione sul piano di governo del territorio, documento destinato a ridisegnare Milano dopo decenni di varianti al vecchio piano regolatore, sembrava vicina a una svolta. L'accordo con il Pd pareva a un passo e anche il fuoco amico all'interno della maggioranza sembrava placato. Da giovedì sera è tutto da rifare e con il Pgt rischia di rimanere impantanato l'intero Pdl a un anno dalle elezioni comunali.

Chiaramente siamo tutti sotto shock per la vicenda - premette il capogruppo azzurro Giulio Gallera, compagno di Pennisi fin dagli anni della militanza nelle giovanili del Pli -, ma anche determinati a dimostrare che si è trattato di un caso isolato. La maggioranza è compatta, in buona salute e determinata a dimostrare la propria voglia di continuare a lavorare bene». Al di là della solidarietà umana, Pennisi è stato scaricato da tutti i compagni di partito, in primis il sindaco Letizia Moratti, che lunedì sarà in Aula per tentare di ricucire il dialogo sul Pgt. «Prenderemo atto delle sue dimissioni o lo sospenderemo dal gruppo Pdl» continua Gallera in linea con le richieste del sindaco e dei vertici del partito.

Arrestato giovedì proprio mentre incassava una tangente da cinquemila euro, Pennisi è stato preso con le mani nel sacco. Una volta trasmessa all'ufficio del gip la richiesta di convalida dell'arresto, l'esponente del Pdl sarà probabilmente sentito domani dal giudice per l'interrogatorio di garanzia. La decisione del gip, più che scontata considerando il reato di concussione in flagranza, dovrebbe arrivare lunedì. Intanto la Procura sta analizzando i documenti sequestrati nell'ufficio dell'ex presidente della commissione urbanistica, dai quali sarebbero emerse tracce di altri versamenti.