28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Aggressione a Berlusconi

Ghedini: i consulenti del Pm riconoscono le lesioni gravi

Il legale del Premier: «Non è vero che abbiano prospettato lesioni semplici»

ROMA - Niccolo' Ghedini, parlamentare del Pdl e avvocato del Premier Silvio Berlusconi, esclude che le perizie dell'accusa nei confronti di Massimo Tartaglia derubrichino il reato contestato a lesioni semplici, riconoscendosi invece la sussistenza degli estremi per lesioni gravi.

«In relazione agli articoli apparsi quest'oggi su alcuni quotidiani riguardanti le lesioni patite dal Presidente Berlusconi nell'aggressione subita dal Tartaglia - scrive Ghedini in una nota- si deve osservare come le notizie riportate siano sostanzialmente erronee ove si prospetta che i consulenti del P.M. avrebbero rilevato soltanto lesioni semplici di cui all'articolo 582 c.p. In realtà le conclusioni dei consulenti sono del tutto diverse».

«Come si legge testualmente nella consulenza -argomenta il legale del Premier - la malattia derivante dalle lesioni è da individuarsi come superiore a 20 giorni ed a oggi non superiore a 40 giorni pur prevedendosi espressamente che il seguito delle ulteriori cure dentarie: «indurrà inevitabilmente una ripresa dello stato di malattia» e «svariate saranno le sedute nello studio odontoiatrico». Ma in particolare i consulenti tecnici hanno riconosciuto la sussistenza dell'ipotesi di cui all'art. 583 c.p. ovvero le lesioni gravi punite da 3 a 7 anni, poiché «nella fattispecie sussiste indebolimento permanente dell'organo della masticazione».