24 aprile 2024
Aggiornato 18:30
«Mi accusano di essere al soldo della Cia»

Di Pietro: io sono pulito

«Lo scopo è operare una falsa rivisitazione storica degli anni di Mani Pulite. Le istituzioni si fanno delle leggi per non farsi processare»

CATANZARO - «Si vuole fare credere che l'inchiesta Mani Pulite non ha scoperto tangentopoli perché non c'era alcuna tangentopoli e le condanne sono state falsate e falsificate». Antonio Di Pietro spara a zero su quelli che a suo dire stanno cercando di mettere il fango sulle sue inchieste quando era pm a Milano.

A Lamezia Terme dove è stato presentato il progetto di Idv con la candidatura dell'ex presidente di Confindustria Calabria Pippo Callipo, il leader di Italia dei valori attacca apertamente quelli che secondo lui sono solo menzogne: «Sono venuto a conoscenza dell'ennesimo dossier fallocco con cui si vorrebbe far credere che io, insieme ad ufficiali di polizia, dei carabinieri ed agenti di potenze straniere ed anche insieme alla mafia, ho inventato Mani Pulite per sconfiggere la prima Repubblica perché erano tutti brava gente e ci siamo inventati le indagini».

Poi lo stesso ex Ministro aggiunge: «La verità è molto semplice: si vuole far credere che l'inchiesta Mani Pulite fosse diretta, da una potenza straniera, per nascondere una verità molto più semplice, più lineare, più banale: c'erano corrotti, nella prima Repubblica che ci sono ancora oggi. Questo durerà - ha proseguito Di Pietro - fino a quando non ci sarà un ricambio generazionale della classe dirigente ed un riallineamento del livello etico di fa politica e di chi sta nelle istituzioni». Di Pietro ha lanciato un'ennesima stoccata a Berlusconi, anche se non ha mai pronunciato il suo nome: «Si vuole far credere che oggi non ci sia ancora e non ci sia più tangentopoli appunto, perché si devono nascondere i comportamenti delle persone che sono nelle Ce anziché affidarsi alla magistratura si affidano a se stessi che, andando all'interno delle istituzioni, si fanno delle leggi per non farsi processare«-.