24 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Scuola & Istruzione

Riforma superiori, il Consiglio di Stato frena approvazione

Dai Magistrati dubbi su procedure e imposizione organi tecnici

ROMA - I rilievi espressi dal Consiglio di Stato potrebbero determinare uno stop inatteso per l'approvazione in parlamento della riforma della scuola secondaria su cui, tra oggi e domani, sarebbero dovuti giungere importanti pareri parlamentari. L'imprevista frenata è giunta dai magistrati di palazzo Spada, i quali hanno confermato i dubbi sulla formulazione di passaggi fondamentali per l'adozione della riforma attraverso decretazione ministeriale anziché veri e propri atti di legge.

Il problema è di difficile soluzione perchè i tempi per un atto di legge sono molto più lunghi di quelli necessari per un semplice decreto. Poiché siamo a metà gennaio, ciò provocherebbe uno slittamento dell'approvazione del testo determinando il posticipo dell'avvio della riforma al 2011.

Ci sono, inoltre, altri punti, in apparenza meno vincolanti del primo, su cui i magistrati di palazzo Spada hanno puntato il dito: in particolare quello della volontà, prevista dai nuovi regolamenti, di realizzare 'dall'alto' degli organi collegiali, di carattere tecnico, che andrebbe, sempre per il Consiglio di Stato, a minare l'autonomia degli istituti scolastici (anche per l'apertura, ritenuta eccessiva, a enti esterni).

I limiti manifestati dal Consiglio di Stato rendono quindi ancora più importante il posticipo di un ulteriore mese della scadenza dell'iscrizione alle scuole superiori: il Miur, a tal proposito, avrebbe già preparato il testo e da fonti ministeriali risulta che la sua pubblicazione potrebbe giungere oggi stesso. Il rinvio ulteriore per fornire l'iscrizione al prossimo anno scolastico non riguarderebbe però gli altri ordini di scuole: primaria e medie inferiori manterrebbero l'attuale scadenza del 27 febbraio.