La zona di Ascoli-Macerata a media pericolosità sismica
Lo spiega l'Ingv. Il sisma più importante registrato nel 1873 a San Ginesio
ASCOLI PICENO - E' considerata a «media pericolosità sismica» ed è stata classificata come zona 2 della classificazione del territorio nazionale, l'area della provincia di Ascoli Piceno e di Macerata in cui si sta registrando un intenso sciame sismico. La regione, spiega l'Ingv, è caratterizzata da una sismicità storica «relativamente importante», con eventi che non hanno superato magnitudo 6. Il più importante evento storico dell'area è quello del 1873, localizzato a circa 10-15 km verso ovest rispetto all'epicentro odierno (frazione Pian di Pieca di San Ginesio).
La sismicità strumentale registrata negli ultimi anni (2003-2008) mostra l'attivazione di alcune sequenze sismiche simili a quella che si sta registrando in questi giorni. Alle 9.25 di oggi, l'Ingv ha localizzato un terremoto del 4.0 vicino a Colmurano e Gualdo, in provincia di Macerata. Nella stessa zona, alle 14.35 si è verificata un'altra scossa di magnitudo 4.1.
Questi terremoti, spiega l'Istituto di geofisica e vulcanologia, seguono alcuni eventi che si sono verificati a partire dal 7 gennaio con magnitudo tra 2.5 e 3.0 e magnitudo massima 3.9 registrata il 10 gennaio. La sismicità, sottolinea l'Ingv, avviene tra i 15 e i 25 km di profondità. I terremoti di oggi sono stati seguiti da una sequenza di aftershocks (repliche) con magnitudo massima di 2.7.
La sala operativa unificata permanete (Soup) della Regione Marche e le sale operative delle Province e dei Comuni interessati stanno seguendo l'evoluzione dei fenomeni in collaborazione con i vigili del fuoco e le forze dell'ordine.