18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Professori in rivolta

Il preside chiede agli studenti giudizio sulle lezioni

E' successo in un istituto superiore del bergamasco: quesiti anche per genitori

BERGAMO - Il preside chiede agli studenti di stilare dei giudizi sull'efficacia delle singole lezioni svolte in classe e sui compiti assegnati a casa, ma alcuni docenti interpretano l'iniziativa come una verifica indiretta del proprio operato: la compilazione dei questionari, in parte da redigere con l'aiuto dei genitori, è stata chiesta in questi giorni agli studenti dell'istituto tecnico per ragionieri, geometri, per il turismo e liceo Scientifico 'Andrea Fantoni' di Clusone, nel bergamasco.

Il questionario si compone di più parti: la prima, che ha generato la reazione dei docenti (uno di loro ha dichiarato «le domande sono tendenziose, in quanto, se pilotate, consentono agli alunni di coalizzarsi contro il singolo professore«), tende a verificare quali fossero quelle le lezioni più impegnative, quelle per le quali si passa più tempo a svolgere compiti a casa, e, soprattutto, quelle che creino maggiore distanza tra le aspettative degli studenti e lo svolgimento reale del programma.

I dirigente scolastico dell'istituto, Antonio Savoldelli, ha difeso oggi il suo operato attraverso un'intervista rilasciata all'Eco di Bergamo: «Nessuno deve sentirsi sotto accusa - ha dichiarato - perché il questionario vuole misurare in maniera oggettiva l'entità dei carichi di lavoro cui sono sottoposti gli alunni».

«Un'occasione per migliorarsi» - Per il capo d'istituto sarebbero da spazzare anche i dubbi posti a proposito della scarsa attendibilità delle risposte: «ritengo che questo strumento possa fornire a docenti, alunni e genitori un'utile occasione per valutare il proprio lavoro e, laddove possibile, migliorarlo. L'obiettività - ha concluso Savoldelli - è garantita dal meccanismo messo in atto l'indagine viene condotta in due momenti distinti per verificare il percorso annuale».