Frattini: sostegno dalle autorità Mauritane su ostaggi italiani
Il Ministro ha incontrato il presidente mauritano Mohamed Ould Abdel Aziz e la collega Naha Ould Mouknass
Nouakchott - «Tutte le più alte autorità degli stati di questa regione, a cominciare dalla Mauritania, ci hanno confermato il loro sostegno» per la risoluzione positiva del sequestro dei due italiani rapiti nel Maghreb islamico lo scorso mese. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al termine di un incontro con il presidente mauritano Mohamed Ould Abdel Aziz e la collega Naha Ould Mouknass.
Frattini, giunto oggi a Nouakchott, prima tappa del suo tour africano, ha sottolineato che sarà «appositamente nel Mali» domani per «un ulteriore incontro con il presidente di quel paese» sulla questione dei connazionali rapiti.
«Abbiamo ovviamente parlato con il presidente anche delle attivita' in corso per comprendere innanzitutto chi siano i responsabili del rapimento dei nostri connazionali e quali le attività inerenti alla loro liberazione», ha precisato il titolare della Farnesina.
«Conformemente a quanto detto molte altre volte - ha ribadito - non scendo in dettagli sulle attività in corso».
Alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se dietro il rapimento di Sergio Cicala e la moglie ci sia lo stesso gruppo che ha catturato un cittadino francese e due spagnoli, il ministro ha risposto: «Noi non lo sappiamo». Il capo della diplomazia ha però aggiunto che probabilmente esistono dei gruppi «che operano in questa regione. Presumibilmente, come è noto, il rapimento è avvenuto vicinissimo alla frontiera con il Mali.
Evidentemente di più non posso dire, se non che è verosimile che si tratti di formazioni legate agli estremisti islamici». Il ministro Mouknass ha sottolineato la cooperazione della Mauritania riguardo al sequestro affermando che si stanno «prendendo tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del territorio non solo per i mauritani ma anche per gli stranieri».