18 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Lotta alla camorra

Beni confiscati, intesa Campania-Ministero del Welfare

Bassolino: «Puntiamo molto anche sull'inventiva e sulla fantasia imprenditoriale dei giovani»

NAPOLI - Riconvertire il patrimonio illegale e creare condizioni di sviluppo e di lavoro. E' l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato oggi a Palazzo Santa Lucia dalla Regione Campania e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nelle persone del presidente Antonio Bassolino e del sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli.

Quest'ultimo ribadisce il principio secondo cui «la legalità è sviluppo» e soprattutto su quello che impegni ad «uscire dalla dicotomia sviluppo e legalità per marcare l'accento sul fatto che senza legalità non esiste sviluppo». E' Viespoli a spiegare che «Il protocollo da' concretezza a questo principio e crea una risposta di coesione istituzionale che va al di là dell'appartenenza politica» ed a spiegare che il protocollo è uno strumento con il quale «si conferisce ai comuni un ruolo importante nell'utilizzo di questi beni, che altrimenti finirebbero nel degrado».

Gli ultimi dati dell'Agenzia del Demanio riferiscono di 1276 beni immobili confiscati alla camorra e stilano una classifica dove la Campania è la seconda regione in Italia, dopo la Sicilia. Nei prossimi anni la Regione Campania investirà circa 150 milioni di euro per progetti già avviati o in fase di studio. Attualmente a Castel Volturno è operativa un'azienda agricola confiscata alla camorra. E su questo modello ne sarà attivata un'altra a Pignataro Maggiore, sempre in provincia di Caserta in terreni confiscati ai clan Ligato e Nuvoletta. Ancora in Terra di Lavoro l'ex villa del clan Caterino di Casal di Principe sarà trasformata in Ostello della gioventu' ed a Santa Maria Capua Vetere il Palazzo Teti Maffuccini ospiterà il museo permanente «Arte contro Mafia».

«Un salto di qualità - sottolinea Bassolino - per promuovere un più efficace e completo utilizzo dei beni confiscati per farne autentiche risorse per lo sviluppo civile, economico e occupazionale della Campania». Il governatore spiega che sono stati già investiti 11 milioni di euro in 35 progetti, altri 25 saranno attinti dai fondi Fas e che nella programmazione europea 2007-2013 per sicurezza e legalità la Campania impegnerà 150 milioni di euro. «Puntiamo molto anche sull'inventiva e sulla fantasia imprenditoriale dei giovani - conclude - per dare alla camorra altri colpi come abbiamo già fatto con i «paccheri contro la camorra» prodotti dall'azienda di Castel Volturno».