28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Da giovedi 9 milioni di alunni sui banchi

Scuola, vacanze al capolinea

Dopo una pausa di almeno due settimane si torna al lavoro. Per il 20% degli alunni nuova sosta a carnevale

ROMA - Vacanze al capolinea per 8 milioni e 900 mila alunni ed oltre 800mila insegnanti della scuola italiana. Anche quest'anno l'epifania coincide con il termine delle festività natalizie: così dopodomani, il 7 gennaio, dopo una sospensione differenziata, sulla base dei diversi calendari stilati dalle Regioni ad inizio anno scolastico, in tutti gli istituti italiani di ogni ordine e grado si tornerà a fare lezione.

Il record di giorni di assenza dai banchi è stato realizzato dagli allievi e docenti di Piemonte e Sicilia, dove l'ultima campanella del 2009 è suonata sabato 19 dicembre regalando a chi vi opera ben 18 giorni di interruzione. Un po' meno fortunati, invece, sono stati gli iscritti e gli insegnanti in servizio in Abruzzo, Alto Adige, Emilia Romagna, Marche, Trentino, Valle d'Aosta e Veneto: in queste regioni le lezioni sono state sospese solo a partire dalla vigilia di Natale permettendo solo due settimane di complete di stop.

Per godere della pausa successiva, quella pasquale, studenti e docenti dovranno ora attendere la fine di marzo. E anche in occasione della Pasqua del 2010 la pausa record toccherà alle scuole del Piemonte, che chiuderanno gli istituti dal 1° al 10 aprile. La maggior parte degli istituti chiuderanno invece lunedì 29 marzo, un'altra parte solo a partire da giovedì 1 aprile. E quasi tutti riapriranno il 6 aprile, il giorno dopo il lunedì dell'angelo.

Da quest'anno però almeno il 20% delle scuole si fermerà anche in occasione della fine del carnevale: così è stato deciso in Alto Adige (dove addirittura ci si fermerà da lunedì 15 a sabato 20, dando così la possibilità a studenti e famiglie di organizzare la 'settimana bianca'), in Campania (15 e 16 febbraio), in Veneto ed in Valle d'Aosta (entrambe da lunedì 15 a mercoledì 17 febbraio).

E non sono pochi i singoli istituti (soprattutto al nord) che, avvalendosi dell'autonomia, su proposta del collegio dei docenti hanno deciso di sospendere le lezioni in quei giorni venendo incontra alle richieste giunte da studenti e famiglie. E per rispettare la necessità di svolgere i 200 giorni di lezione minimi, richiesti dal Miur per rendere legale l'anno scolastico, hanno dovuto solo anticipare di qualche giorno l'inizio dell'anno scolastico o posticipato la fine.