24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Berlusconi chiama il Capo dello Stato

Napolitano: sempre buoni i rapporti personali con il Premier

Primo contatto telefonico trai i due dopo le polemiche. Ora il Presidente lavora al discorso di fine anno. A gennaio sarà a Napoli

ROMA - Una cosa sono le istituzioni, un'altra i rapporti personali che «sono sempre stati buoni». Per difendere le istituzioni e le loro prerogative, invece, le posizioni e i toni possono essere anche duri. Dopo settimane di tensioni e accuse lanciate dal premier è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a dire che con Silvio Berlusconi il problema non è mai stato sul piano personale. Lo spunto è la telefonata che il presidente del Consiglio ha fatto al Capo dello Stato stamattina per scambiare gli auguri ed esprimere apprezzamento per il suo discorso di ieri.

«SCONGELATO» - E' il primo contatto diretto tra i due dopo le polemiche, innescate dal premier, per la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta. Era il 7 ottobre. Dopo di allora si registrano una stretta di mano e un paio di incontri, ma mai faccia a faccia e sempre connotati da quello che a tutti è sembrato «gelo». Napolitano ha smentito con una battuta: «Io sono per natura scongelato» ha detto ironizzando con i quirinalisti . Del resto, ha fatto notare l'inquilino del Colle, «una cosa sono i rapporti personali e un'altra quelli tra le istituzioni, quando vengono toccate le prerogative istituzionali io reagisco nel modo che mi pare più opportuno».
Pare che Berlusconi abbia apprezzato non solo la condanna netta che Napolitano ha ripetuto a più riprese - anche nel discorso di oggi al Corpo diplomatico - dell'aggressione subita dal Cavaliere ma anche l'invito alle riforme istituzionali e della giustizia.

RIFORME - Napolitano ha ribadito di «essere ragionevolmente fiducioso» nella possibilità di fare le riforme spiegando però che il clima «non è ancora propizio» per raggiungere intese su questioni complesse, come il contenimento della spesa pubblica, che necessitano di politiche di lunga durata, ben superiori a una legislatura. Su questo l'interesse generale del Paese dovrebbe essere il grande motore di tutto. Già dalla forte emozione che ha provocato l'episodio violento contro Berlusconi è scaturito comunque un clima nuovo, «riflessioni e reazioni salutari» per tutti.