7 ottobre 2025
Aggiornato 19:00
Italia. Università

Meno abbandoni all'università, i laureati tengono a quota 300mila

Decimo rapporto del Cnvsu sullo Stato del sistema universitario

ROMA - Tra l'anno accademico 2006/07 e quello 2007/08 sono diminuiti gli abbandoni tra il primo e il secondo anno di università, dal 20% al 17,5%, e i laureati annuali in Italia sono ancora circa 300mila. Questa la buona notizia sull'università italiana, la cattiva è che sono aumentati i tempi per conseguire la laurea triennale, che ora sono già pari a 4,7 anni superando il 50% della durata canonica. A fotografare, a 8 anni dalla riforma dell'università, il mondo accademico italiano, è il decimo rapporto sullo stato del sistema universitario italiano, presentato oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa, presso la Biblioteca del Cn, dal Cnvsu, il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario presieduto da Luigi Biggeri.

Successi e contraddizioni, occasioni colte e opportunità perdute dal sistema di formazione universitario convivono nella radiografia che mette a nudo gli effetti della riforma confrontandoli con i dati pre-riforma. Qualche segnale di preoccupazione emerge sul fronte della domanda di formazione universitaria. Diminuisce infatti il numero di iscritti e di immatricolati, dopo i picchi toccati a seguito dell'avvio della riforma: nel 2007/2008 gli immatricolati sono a quota 307mila 533, erano 338mila nel 2003/2004.

Ancora, nel 2002/03 i «maturi» che si iscrivono al'università sono il 74,5%, nel 2007/2008 sono il 68,4%. Nell'arco dei dieci anni migliora la percentuale degli «studenti regolari», ovvero degli iscritti in corso: sono oltre un milione, pari al 60,2% nel 2007/08, erano il 56,3% nel 1998/99 (vecchio ordinamento). Migliora anche la percentuale relativa alle mancate iscrizioni al II anno: per la prima volta sono scese al 17,5% nel 2007/2008, aggirandosi attorno al 20% dal 1998/1999, anche se, in presenza di questo dato, il CNVSU sottolinea la necessità di anticipare l'attività di orientamento dei «maturandi» che si vogliono iscrivere all'università, accanto all'erogazione di informazioni più strategiche per il giovane e la sua famiglia. Tuttavia, gli studenti che si impegnano a tempo pieno sono poco più di un milione e quindi molti meno del milione e 800 mila iscritti.

I laureati sono 293.084: erano circa 171.800 nel 2001, e oltre 300mila dal 2005. A partire dal 2001, a seguito dell'introduzione della riforma dei corsi di studio, si registra un incremento dei laureati in età compresa fra i 22 e i 24 anni e, al tempo stesso, un incremento della quota dei laureati in età più «avanzate», ossia in età pari a 35 e superiori. Va sottolineato come, per ogni 100 immatricolati nel 2004-2005, si registrino circa 57 laureati nel 2008. Nei corsi pre-riforma erano 46 laureati ogni 100 immatricolati.