3 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Lotta alla mafia

Gaetano Fidanzati nel momento dell'arresto era con cognato

Per il Capo della mobile di Milano nessun collegamento con Nicchi

MILANO - Gaetano Fidanzati, il boss di Cosa Nostra arrestato nel primo pomeriggio dagli agenti della Squadra mobile di Milano nella centrale via Marghera, era in compagnia del cognato e i due stavano aspettando una terza persona. La posizione di queste due persone collegate all'arresto del mafioso, ha detto il capo della mobile Alessandro Giuliano, è al vaglio degli inquirenti. L'arresto è avvenuto senza particolare tensione, ha aggiunto, visto che il boss non ha opposto alcuna resistenza. Era sprovvisto di documenti e ha tentato di dare false generalità, ma è stato subito identificato. L'unica sua richiesta, a quel punto, è stata quella di poter fumare. In via Marghera, situata in una delle zone delle shopping milanese, sono intervenute cinque pattuglie della polizia, alcune delle quali non riconoscibili come tali.

CASUALITÀ - La concomitanza con l'arresto di Giovanni Nicchi, ha aggiunto il capo della Mobile, «è una casualità. I latitanti non aspettano». Fidanzati, 74enne compreso nella lista dei 30 latitanti più pericolosi, era ricercato dal 2008. È uno dei capimafia storici di Palermo, vicino a Tommaso Buscetta e Gaetano Badalamenti, attivo nel narcotraffico.