29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Politica & Istituzioni

Verdini: il Pdl ha rispetto per le Istituzioni, ma c'è squilibrio

«Sono fatte di uomini, non di marziani. Noi non abbiamo mai espresso il Presidente della Repubbilica»

ROMA - Il Pdl «pur avendo rispetto per le istituzioni, sa che sono fatte da uomini, non da marziani» ed è consapevole che in esse «c'è uno squilibrio». E' quanto dichiara il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, commentando con alcuni giornalisti la polemica nata intorno alle parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini.

La sua premessa è che dal '94 a oggi «le coalizioni guidate da Berlusconi non hanno mai perso le elezioni»: «Nel '96 - spiega - non siamo andati al governo a causa del sistema elettorale, ma per il calcolo proporzionale avevamo un milione di voti in più», mentre nel 2006 «abbiamo perso alla Camera per 24mila voti e vinto al Senato per 250mila voti». Ciononostante, sottolinea Verdini, «per un ingorgo istituzionale non abbiamo mai espresso il presidente della Repubblica» che «pur avendone rispetto, quando nomina i giudici lo fa in un certo modo», nomina i senatori a vita «che per il governo Prodi furono determinanti» ed «è anche presidente del Csm».

«In questo quadro - dichiara dunque Verdini - il Pdl, pur avendone rispetto, sa che le istituzioni sono fatte di uomini e non di marziani. Quindi c'è uno squilibrio. Fini questa storia l'ha vissuta, oggi da presidente della Camera vede le cose in maniera diversa. Ci permetta di dissentire».