19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Berlusconi: «Made in Italy» per costruire case in Bielorussia

Lukashenko ringrazia Berlusconi: ce lo ricorderemo

«La presenza del Premier a Minsk è un passo avanti per noi significativo». In dono documenti inediti sugli italiani morti durante la guerra

MINSK - Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha ringraziato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per l'odierna visita a Minsk sottolineando di «comprendere bene il significato di questo viaggio». Per poi aggiungere: «Ce lo ricorderemo».
Un chiaro segnale di gratitudine a fronte della scelta di Berlusconi, e a fronte di rapporti con il resto dell'Unione europea fortemente deteriorati. L'apertura di Berlusconi potrebbe rappresentare un passo avanti verso il disgelo di tali rapporti.

Lukashenko ha ringraziato Berlusconi anche per la precisione: «Aveva promesso di venire ed è venuto». Il presidente bielorusso ha ricordato anche la precedente visita del ministro degli Esteri Franco Frattini e del numero uno di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini. «Bene che dopo il nostro incontro (tra Lukashenko e Berlusconi, ndr) è passato un breve periodo», ha aggiunto. «In questo intervallo ci siamo incontrati con politici italiani e businessmen». E ora «possiamo passare a un livello più alto di collaborazione non soltanto fra Stati ma anche fra compagnie».

La sfida del Premier - Il presidente del Consiglio stringe la mano al capo di Stato Aleksandr Lukashenko e gli propone una cooperazione anche per la costruzione di nuove case, specificando il «know-how» italiano, e la capacità di costruire «molto in fretta come abbiamo dimostrato all'Aquila».

«Un altro esempio - dice Berlusconi - di possibile collaborazione riguarda l'attività di costruzione di case: da questo punto di vista abbiamo un forte know-how e siamo in grado di costruire case molto belle, e che durano in eterno. Molto in fretta come abbiamo dimostrato all'Aquila».

Gli archivi del KGB - In segno di riconoscimento per la visita odierna a Minsk il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha annunciato «un regalo» degno degli «amici importanti».
I fascicoli consegnati pubblicamente da Lukashenko a Berlusconi vengono direttamente dagli archivi dei servizi segreti russi e bielorussi e sono il frutto «di un lavoro certosino».

Un privilegio tributato a Berlusconi che permetterà di stabilire «le sorti dei cittadini italiani prigionieri durante la seconda guerra mondiale in Russia e in Bielorussia». Le informazioni consegnate riguardano inoltre le sorti degli italiani vittime delle «persecuzioni nell'Unione sovietica degli anni '30» ha spiegato Lukashenko.