19 marzo 2024
Aggiornato 05:00
Reazioni. Giustizia

Mancino: «Tenere basso il livello di scontro»

Per il vicepresidente del CSM «il Governo ha diritto di decidere, ma non minacci»

ROMA - Il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, dall'incontro dei capi degli uffici requirenti italiani che si sta svolgendo a Roma invita a «tenere basso, anzi, molto basso il livello di scontro» nel panorama della giustizia. «Il confronto c'è - dice - se ci sono proposte precise: dobbiamo cercare di tenere molto basso il livello di scontro; eliminarlo è auspicabile, ma forse impossibile». Eppure, Mancino assicura che «i magistrati valuteranno le proposte di riforma con animo sereno».

ASCOLTEREMO LE PROPOSTE - «Noi - sostiene il vicepresidente del Csm - ascolteremo le proposte e le valuteremo con animo sereno, sgombri da ogni tentativo di strumentalizzazione». Secondo Mancino, infatti, il Paese ha bisogno di percepire che chi ha il dovere di presentarsi davanti al corpo elettorale ha il diritto di proporre e decidere senza minacciare o intimidire, ma anche senza remissività, nel rispetto del ruolo di tutti».

I TITOLI DEL GOVERNO - Insomma, Mancino apre al dialogo ma chiude sulla «guerriglia» che da più parti si annuncia: «Non c'è nessuno spirito di rivendicazione - afferma - da parte di un organismo che ha rango costituzionale e non dipende da nessuno. Il Parlamento - ricorda infine il vicepresidente del Csm - è sovrano rispetto al popolo, ma anche rispetto al governo che, finchè ha la maggioranza parlamentare, ha titolo per proporre modifiche».