Pd, ultimi ritocchi agli assetti interni
Squadra di 12 affiancati da altrettanti responsabili dei Forum
ROMA - Seconda Direzione nazionale del Pd oggi per Pier Luigi Bersani. Il segretario, come annunciato nella scorsa riunione del parlamentino, formalizzerà la composizione della sua segreteria ma parlerà anche della mancata nomina di Massimo D'Alema a ministro degli Esteri della Ue, tema sul quale si è già aperto un dibattito nel partito.
La squadra del PD - Al centro della relazione di Bersani, a quanto si apprende, ci sarà però la situazione economica e le carenze del governo. Il leader del Pd non lesinerà critiche ai ministri ma indicherà anche le ricette praticabili per intervenire su risparmi e spese. Quindi annuncerà i nomi dei 12 membri della squadra che lo affiancherà e che sarà composta per il 50% da donne, come prevede lo Statuto del partito. Accanto alla segreteria anche una quindicina di responsabili dei forum (quelli che una volta si chiamavano dipartimenti) che avranno la funzione di elaborare insieme al segretario le politiche del Pd ma soprattutto si rivolgeranno all'esterno per tenere i contatti con associazioni e organizzazioni sociali. La formazione del coordinamento politico, l'organismo in cui siederanno i big del partito, slitta invece ad un'altra direzione.
Mobilitazioni - La Direzione sarà anche l'occasione per fare il punto sulle iniziative di mobilitazione che il Pd organizzerà nel mese di dicembre, dopo quelle dell'11 e 12, presentate ieri da Rosy Bindi ed Enrico Letta, lunedì 14 si terrà l'assemblea degli amministratori locali e poi partirà la fondazione dei circoli nei luoghi di studio e di lavoro. Bersani ha incontrato ieri sera i segretari regionali con i quali ha aperto un primo confronto sulle elezioni ormai prossime. L'obiettivo che il segretario ha indicato fin dalla sua campagna congressuale è allargare le coalizioni ma ci sono regioni in cui questo compito sta diventando particolarmente difficile.
Quanto alla vicenda delle nomine europee, nel Pd si sono sollevate le critiche di esponenti ex Margherita (Fioroni, Gentiloni) nei confronti del Pse, al quale viene attribuita la responsabilità di non aver sostenuto a sufficienza Massimo D'Alema per l'incarico di 'Mister Pesc', motivo per il quale alcuni arrivano a mettere in discussione il rapporto con i socialisti e la creazione del gruppo unico (Asde) a Strasburgo.
Al Nazareno questa interpretazione non è condivisa e Bersani dirà oggi la sua anticipando quello che potrebbe emergere nel dibattito: la colpa non è del Pse ma del ruolo debole dell'Italia in Europa, potrebbe essere il ragionamento, perciò l'adesione all'Asde non va messa in discussione.