19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
UE. Il «caso» Turchia

Napolitano: «La Turchia rafforza l'Europa, non è scelta superficiale»

«Si è discusso per molto tempo, è una decisione meditata»

ANKARA - La scelta dell'Europa di aprire il negoziato per l'ingresso della Turchia in Ue «non è superficiale, ma meditata» e, anzi, l'arrivo del Paese musulmano rappresenta «un valore aggiunto e un fattore di rafforzamento perché l'Europa possa contare a livello mondiale». Ne è convinto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che stamani ha incontrato il presidente turco Abdullah Gul ad Ankara.

Napolitano ha ribadito che, di fronte a perplessità e critiche emerse negli ultimi tempi nei confronti della Turchia, «l'Italia rimane fedele all'impegno sottoscritto dal Consiglio europeo nel dicembre del 2004 insieme agli altri Stati membri». Il tempo per valutare la questione, riflette il presidente, c'è stato e come.

«Già nel '99 il Consiglio europeo ha riconosciuto che la Turchia ha soddisfatto i criteri di Copenhagen - ha ricordato Napolitano - e quindi nel 2004 si è aperto il negoziato. Si può esprimere qualsiasi opinione ma proprio perché si è discusso per molti anni la scelta del 2004 è meditata e non superficiale e quindi resta valida».