1 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Reazioni. Sentenza sequestro Abu Omar

Parla l'imam: «Pollari sapeva, non è stata fatta giustizia»

Non sono soddisfatto, manca il «numero uno»

MILANO - La notizia della condanna degli agenti Cia responsabili del suo rapimento non rallegra Abu Omar. Raggiunto al telefono al Cairo da La Stampa, il predicatore rapito rilancia e dice: non è stata fatta giustizia perché «il vero numero uno l'ha fatta franca». In sostanza, dice Abu Omar, «ritengo che il generale Pollari sapesse perfettamente quello che mi sarebbe accaduto e quello che è successo poi. Lo ritengo dunque responsabile quanto tutti gli altri».

«Non penso che sia stata atta giustizia» ribadisce il predicatore che ricorda come a sollevare il caso «non sono stato io» ma «la magistratura di Milano» mentre il governo Berlusconi «ha negato ripetutamente di avere a che fare col mio rapimento» (con il governo Prodi che «ha seguito le orme del governo Berlusconi«). Ora, aggiunge Abu Omar, spero in una «sentenza migliore di quella di Milano» e per questo «ho presentato appello».

Abu Omar ha parole dure anche per Barack Obama. «Ho chiesto al presidente Obama di fare giustizia ma ora mi sembra di avere puntato sul callo perdente..». Le sue promesse in campagna elettorale, insiste, si sono rivelate «parole al vento». «quando si tratta di affrontare questioni che riguardano il mondo arabo - conclude Abu Omar - mi sembra che Obama usi un doppio binario».