3 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Primarie PD

Convenzione PD al via,1000 delegati ma parola solo ai 3 candidati

Assenti Veltroni, Rutelli, Parisi. Da Prodi è atteso un messaggio

ROMA - Si è aperta all'hotel Marriot di Roma la Convenzione nazionale del Pd che chiuderà ufficialmente la prima fase del percorso congressuale per la scelta del prossimo segreterio. L'appuntamento è di fatto solo un'occasione per proclamare i risultati dei congressi di circolo che si sono tenuti nel mese di settembre, e per dare voce ai tre candidati: Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino, in questo ordine, i quali si sottoporranno poi alla consultazione popolare delle primarie il 25 ottobre.

Il primo round lo ha vinto Bersani che nei congressi dei circoli ha ottenuto il 55,13%, seguito da Dario Franceschini con il 36,95% e da Ignazio Marino con il 7,92%, la percentuale di partecipazione è stata del 56,40% degli iscritti.

In platea i mille delegati eletti dalle convenzioni provinciali, presenti anche molti big del partito, ma non ci saranno Walter Veltroni, l'ex segretario del Pd non è venuto al Marriot ma stasera sarà ospite di Fabio Fazio per parlare del suo libro, 'Noi', e nemmeno l'ex leader Margherita Francesco Rutelli, che però è bloccato a casa con la febbre. Romano Prodi invierà probabilmente un messaggio. Mentre l'ex ministro Arturo Parisi ha annunciato stamani la sua defezione per protesta, a causa della decisione di non consentire ai delegati di poter parlare al congresso. Tra gli invitati ci sono ex presidenti di Camera e Senato, parlamentari nazionali ed europei, i presidenti di Regione, i sindaci delle città metropolitane e i sindaci delle città capoluogo di Regione, i presidenti delle Province con più di 3 milioni di abitanti, i presidenti di Anci, Upi e Uncem, i segretari regionali, la segreteria nazionale, il Tesoriere nazionale, il presidente dei Giovani democratici e la commissione nazionale di Garanzia.

Si tratta di un evento molto diverso dai classici congressi di partito perchè il Pd si è dato un iter di selezione del leader che è un misto tra il vecchio sistema e il nuovo. Nella prima fase infatti sono stati chiamati a pronunciarsi sulle mozioni gli iscritti al Pd. La seconda fase che si aprirà domenica, culminerà con le primarie del 25 ottobre, nelle quali saranno gli elettori e i simpatizzanti a pronunciarsi. Infine se nessuno dei tre candidati dovesse raggiungere il 50% più uno dei voti è previsto un terzo passaggio, quello dell'assemblea nazionale, (che viene convocata due settimane dopo le primarie) la cui platea sarà composta dai delegati delle tre mozioni, ma stavolta in proporzione ai consensi raccolti alle primarie. Un sistema evidentemente complesso che diversi dirigenti del Pd hanno criticato, tra questi Franco Marini, prima e durante la fase congressuale, sottolineando la contraddizione di un ribaltamento dei risultati a seconda della platea che viene chiamata ad esprimersi.

Oggi infine, verranno elette la commissione Etica e quella per le modifiche allo Statuto, la quale sarà composta dai delegati alla convenzione con una presenza delle tre mozioni in proporzione però ai voti presi nei congressi.