Stupro della Caffarella, a giudizio i due romeni
Oggi davanti al gup Ionut e Gavrila
ROMA - L'aggressione e la violenza sessuale di San Valentino in aula. E' fissato per oggi il giudizio in abbreviato nei confronti dei due romeni Alexandru Ionut e Oltean Gavrila. Devono rispondere di accuse pesanti, che vanno dalla violenza sessuale aggravata al sequestro di persona, dalla rapina alle lesioni. Davanti al gup Luigi Fiasconaro si costituiranno parte civile i ragazzi oggetto della violenza avvenuto nel parco della Caffarella.
Alla base degli atti d'accusa, per Gavrila e Ionut, ci sono le dichiarazioni dei due ragazzi che furono aggrediti alla Caffarella e che hanno ribadito, in incidente probatorio, davanti al gip, i termini della identificazione di Gavrila e Ionut. Inoltre, dopo l'accertamento del dna, già nell'interrogatorio di garanzia, dopo l'ordine di custodia del 20 marzo, i due romeni ammisero tutto. «Sì, sono stato io. E' cominciata con una rapina e poi è finita con lo stupro».
Il pm Vincenzo Barba aveva chiesto ed ottenuto il giudizio immediato nei confronti di Gavrila e Ionut. Ma i difensori hanno scelto di usufruire del rito abbreviato, che permette in caso di condanna, uno sconto fino ad un terzo della pena. Gavrila è accusato anche di una violenza, avvenuta a luglio del 2008, nella zona del parco di Villa Gordiani. Quel fascicolo era destinato ad essere archiviato per essere rimasti ignoti gli autori del reato, ma a tirare in ballo il romeno, in questa vicenda, è stato proprio il connazionale Ionut.
Gli inquirenti non hanno proceduto al riconoscimento. Il dna, trovato su una serie di reperti, ha fissato - secondo chi indaga - la responsabilità di Gavrila anche per quell'episodio. Lui, da parte sua, ha sempre negato. E forse, in ragione di questo, la difesa del romeno chiederà al gup un accertamento supplementare.
Oggi, se il giudice farà chiarezza su questo e altri punti in tempi brevi, il processo potrebbe chiudersi presto. Altrimenti potrebbe esserci bisogno di un'altra udienza.
Intanto sono state completamente archiviate le accuse a carico del 'biondino' Alexandru Izstoika Loyos e del pasticcere 'faccia da pugile' Karol Racz, rispetto allo stupro della Caffarella. I due erano stati arrestati in un primo momento, ma poi furono completamente scagionati. Lo stesso giudice ricorda che i due «sono stati scarcerati in quanto gli accertamenti svolti sulle tracce genetiche lasciate dagli autori dei reati hanno consentito di escludere la partecipazione» di Racz e Izstoika.
Nei confronti di Izstoika, che ha 20 anni, ed è da tempo ritornato in patria, resta attiva l'indagine che lo vede indagato per calunnia, rispetto alla sua confessione con la quale fu chiamato in causa Racz, che in questo procedimento è riconosciuto come parte lesa.