19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Nubifragio Messina

A Messina si scava ancora, oggi arriva Berlusconi

Il presidente del Consiglio sorvolerà la zona in elicottero. Bertolaso: «La situazione è sotto controllo»

MESSINA - La situazione nel messinese dopo il nubifragio che ha colpito la zona rimane complessa, ma è sotto controllo. Anche se il bilancio delle vittime che ha ormai superato la ventina, rischia di salire ancora.

Oggi nelle zone colpite arriverà il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Insieme al capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, sorvolerà in elicottero le zone colpite dall'alluvione e poi si intratterrà in Prefettura, secondo quanto spiegato dallo stesso Bertolaso ieri. «Voleva venire prima ma, per evitare di intralciare l'opera dei soccorritori, ha preferito rinviare».

Briga Marina, Giampilieri, Molino e Scaletta Marea sono le zone del messinese più colpite. Ieri si è continuato a lavorare e a scavare nel fango. A Giampilieri è stata completata l'evacuazione del paese e le persone sono state trasferite in alcuni alberghi di Messina. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato venerdì lo stato di emergenza , mentre Bertolaso è sul posto per coordinare i soccorsi nelle zone più colpite dal nubifragio.

Rispetto all'alluvione Bertolaso ha sottolineato la situazione di diffuso dissesto idrogeologico, causato dalla mancanza di prevenzione e rispetto del territorio. Basti pensare che secondo il rapporto «Ecosistema rischio 2008 - Monitoraggio sulle attività delle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico» di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile la Provincia di Messina ha il maggior numero di comuni a rischio idrogeologico della Regione siciliana: 79 a rischio frana, 1 a rischio alluvione e 11 a rischio frana e alluvione, per un totale di 91 comuni.

Inoltre, i comuni di Ucria e Alì in provincia di Messina, ottengono la maglia nera di Ecosistema Rischio 2008, perché, pur avendo interi quartieri e aree industriali in zone a rischio, non hanno messo in campo nessuna azione di mitigazione del rischio idrogeologico.