29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Nubifragio Messina. Sicilia

I geologi siciliani: «A Messina una tragedia annunciata»

«Da anni gli stessi problemi, manca anche manutenzione ordinaria»

MESSINA - «Una tragedia annunciata, anzi che si preannunciava ogni anno. E questa volta purtroppo è accaduto». Il presidente dell'ordine dei Geologi della Sicilia, Gian Vito Graziano, commenta ad Apcom gli effetti del nubifragio che si è abbattuto nella notte sul messinese, provocando morti e distruzione.

«Nelle zone a sud di Messina, ma anche in altre province come a Palermo, ogni anno si ripropongono sempre gli stessi problemi avvicinandosi ai mesi più piovosi. Oggi - prosegue - esistono strumenti di pianificazione regionale avanzati, che ci fotografano situazione quasi in diretta, ma non si interviene. La colpa è di un'assenza cronica di fondi, ma anche la manutenzione ordinaria - come la pulizia di canali, fiumi e tombini - non viene fatta».

«Quella del messinese è una zona con una situazione idrologica molto diffusa, con grandi e piccoli torrenti: già di per sè un reticolo idrografico diffuso produce una certa insabilità e se a questo si aggiunge la non manutenzione e un uso scellerato del territorio con costruzioni che non dovrebbero esserci il quadro è completo», prosegue Graziano.

Il geologo dà la colpa anche alle competenze «molto divise» tra Regione Sicilia, che «ha fatto un buono strumento di pianificazione», e Protezione civile, che «più volte ha avvertito sui semplici interventi di manutenzione. Per noi sarebbe importante mettere in atto tutti gli interventi previsti dai piani della Protezione civile, regionali e locali, con persone sul posto come sentinelle per prevenire gli eventi. Ma non si sa se si farà mai: in Italia purtroppo - conclude Graziano - viviamo sull'onda dell'emozione e appena smette di piovere cessa anche ogni allarme».