3 maggio 2024
Aggiornato 10:00
«L'insegnamento della religione cattolica è definito nel Concordato»

Gelmini: «I giudici non possono violare il Concordato»

Alla Stampa: «Tar discrimina, non ci sono docenti di serie A o B»

ROMA - «L`insegnamento della religione cattolica è definito nel Concordato tra Stato e Chiesa e non può essere rivisto senza rivedere il Concordato medesimo. E non mi pare che la cosa sia all`ordine del giorno».

Dalle pagine della Stampa il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini torna sulla sentenza del Tar del Lazio che ha escluso la religione cattolica dalle materie che concorrono al credito scolastico e ha deciso che i docenti di religione non possono partecipare a pieno titolo agli scrutini.

«Quella del Tar - dice la Gelmini - è una sentenza che discrimina non solo gli insegnanti, ma tutti gli studenti e le famiglie che scelgono di seguire l'ora di religione. E questo non è accettabile. Nel modo più assoluto non esistono insegnanti di serie A e di serie B. I docenti di religione sono insegnanti al pari di tutti gli altri. Non capisco perché non possano valutare gli allievi come fanno i loro colleghi. Questa sì che sarebbe una vera discriminazione».

«Voglio ricordare che gli attuali insegnanti di religione sono stati reclutati attraverso una concorso che ha valutato le loro capacità e la loro preparazione. Le procedure di selezione comunque - conclude il ministro sulla Stampa - sono stabilite dalle norme del Concordato, recepite dalla nostra Costituzione».