Lega contrattacca: «Polemiche inutili, test dialetto bufala»
Cota: «Chiediamo valutazioni complessive non solo di lingua»
ROMA - La Lega bolla come «bufala» frutto di «polemiche inutili» lo scontro sui test per l'insegnamento da lei proposti per l'insegnamento scolastico. «Bisogna informarsi prima di protestare», afferma il capogruppo alla Camera Roberto Cota rendendo noto il testo dell'emendamento presentato in commissione alla Camera.
«Sarebbe veramente il caso di smetterla di fare polemiche inutili. Meglio conoscere il contenuto delle proposte prima di criticarle. Inoltre - afferma Cota -occorre rappresentare correttamente le dinamiche del confronto in Commissione.
Punto primo: il presunto esame di dialetto è una bufala. La proposta è quella di fare dei test preselettivi per consentire l`accesso agli albi regionali degli insegnanti, albi previsti proprio dalla proposta di legge in discussione. Tali test sono visti come propedeutici rispetto al superamento dei concorsi pubblici (a scanso di equivoci si allega il testo dell`emendamento dove la questione del dialetto non compare nemmeno). Quella che bisogna eliminare è la sperequazione che si crea dando esclusivo peso alla valutazione dei titoli scolastici, perché come sappiamo ci sono università più «generose» e università più «rigorose». Come si può evincere dal testo dell`emendamento il test dovrà riguardare uno spettro culturale ampio, non riconducibile alla banalizzazione che viene fatta oggi dai giornali.
Punto secondo: quanto alle dinamiche del confronto in Commissione vorrei precisare che il Ministro Gelmini è la prima a ritenere che sia necessario quell`approfondimento al testo Aprea da noi richiesto. Dico ciò riaffermando una maggiore valorizzazione della cultura locale nel processo formativo degli studenti e degli insegnanti».
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