6 maggio 2024
Aggiornato 04:01
Rifiuti in Campania

Bertolaso: «Chiederò scioglimento 11 Comuni campani»

«7 sono della provincia di Caserta e 4 di quella di Napoli»

ROMA - Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso, nel corso dell'audizione davanti alla commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, ha annunciato che chiederà lo scioglimento dei consigli comunali di 11 Comuni «sulla base della normativa vigente». Affinché «si possa ricostruire una struttura organizzativa e gestionale nel ciclo dei rifiuti migliore dell'attuale».

NON RACCOLGONO I RIFIUTI - La richiesta di scioglimento sarà presentata al ministero dell'Interno perchè «i comuni - ha aggiunto Bertolaso al termine dell'audizione - non raccolgono i rifiuti, non fanno raccolta differenziata. Insomma non fanno quello che dovrebbero fare».

ELENCO COMUNI - In un allegato della corposa relazione presentata da Bertolaso alla commissione parlamentare ci sono, a quanto si apprende, i Comuni per i quali sarà chiesto lo scioglimento dei Consigli comunale : Castel Volturno (Ce); San Marcellino (CE); Aversa (Ce); Trentola Ducenta (Ce); Maddaloni (Ce); Casal di Principe (Ce); Casaluce (Ce); Giuliano (Na); Afragola(NA); Qualiano (NA); Nola (Na).

RACCOLTA DIFFERENZIATA - Sul fronte della raccolta differenziata, Bertolaso ha detto alla commissione che la percentuale in Campania è passata dal 13% di maggio 2008 a oltre il 20% attuale. Secondo il decreto 90 del 2008, a fine anno la Campania deve raggiungere l'obiettivo del 25% di raccolta differenziata. «Sono dati che ci fanno essere abbastanza ottimisti sugli obiettivi», ha detto il sottosegretario.

NUZZO: «MI FANNO SOLO UN PIACERE» - «Vogliono sciogliere il comune? - commenta il sindaco di Castel Volturno, Francesco Nuzzo - mi fanno solo un piacere, venissero loro a gestire una situazione difficile come la nostra. Si addebitano ai comuni responsabilità di altri. Affrontiamo emergenze che mortificano i lavoratori, abbiamo bisogno di supporti. Oltre ai cittadini, vivono sul nostro territorio 15 mila immigrati clandestini e 20 mila italiani che occupano case realizzate abusivamente e non sono censiti: certo non fanno la raccolta differenziata».