Allarme consumo in Italia, da 2002 cannabis raddoppiata
Su eroina e cocaina tra i primi tre in Europa
ROMA - Secondi in Europa solo al Regno Unito. È allarme in Italia per il consumo di droga: secondo il Word Drug Report 2009, illustrato oggi a Roma dal sottosegretario Carlo Giovanardi e già presentato lo scorso 24 giugno in occasione della Giornata mondiale contro la droga e i traffici illeciti, nel nostro paese sono 326.000 le persone che hanno problemi di stupefacenti, il numero più alto nel vecchio continente dopo l'Inghilterra.
POLITICHE EFFICACI - Le politiche di controllo della droga, secondo quanto affermato dal direttore di Unodc Antonio Maria Costa, si sono mostrate efficaci. A differenza dell'alcool e del tabacco, che vengono consumati su scala massiccia e che causano rispettivamente due e cinque milioni di morti ogni anno, solo una frazione della popolazione mondiale fa uso di droga (meno del 5%) e si fermano a 200.000 i morti, ogni anno, causati da stupefacenti (tra cui più di 500 italiani).
Se la situazione mondiale pare favorevole, grazie anche ai sequestri di cocaina ed eroina che sono in continua crescita, il quadro che riguarda l'Italia è invece «ricco di chiaro-scuri».
CANNABIS - La percentuale di italiani che fanno uso di cannabis è raddoppiata tra il 2002 e il 2007: la prevalenza annuale raggiunge ormai quota 14,6% ed è la più alta in Europa ed una delle più elevate nel mondo. L'Italia, inoltre, conta circa 300.000 consumatori di eroina, ancora il secondo totale più alto nel continente dopo il Regno Unito.
COCAINA - Gli italiani, infine, sono tra i principali consumatori di cocaina in Europa: il 2,2% di loro fa infatti uso di questa droga almeno una volta l'anno, il tasso più elevato del continente dopo Regno Unito e Spagna.
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