29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
No ad autorizzazione procedere

Matteoli «salvato» dalla Giunta Camera

Pd: «Votazione illegittima». Idv: «Una vergogna procedurale»

ROMA - La Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio ha votato la non autorizzazione a procedere nei confronti del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, a giudizio dal 2004 con l'accusa di favoreggiamento nell'ambito di un'inchiesta per abusi edilizi sull'isola d'Elba. La Giunta, approvando la relazione del deputato Pdl Maurizio Paniz, ha anche stabilito che il reato commesso dall'allora ministro dell'Ambiente (cioè aver informato il prefetto di Livorno di un'inchiesta a suo carico riguardante la costruzione di un complesso edilizio sull'Isola d'Elba) - all'epoca ministro dell'Ambiente - è attinente alle sua funzioni ministeriali.

MAGGIORANZA COMPATTA - La maggioranza ha votato compatta a favore della relazione di Paniz, che ora passa al vaglio dell'Aula, tranne Giuseppe Consolo, legale di Matteoli, che, come annunciato, non ha partecipato al voto. L'opposizione ha votato contro ad eccezione della deputata del Pd Donatella Ferranti che ha ritenuto la votazione della Giunta «illegittima» in quanto, come spiega il Presidente Pierluigi Castagnetti, «l'autorità giudiziaria non ci ha dato comunicazione di nulla: né dell'archiviazione del procedimento, né della richiesta di autorizzazione a procedere».

CORTE COSTITUZIONALE - Lo scorso 9 luglio, infatti, la Corte Costituzionale aveva annullato il rinvio a giudizio del tribunale di Livorno nei confronti di Matteoli dando ragione alla Camera dei deputati che aveva sollevato nella XV legislatura un conflitto tra poteri. La Giunta di Montecitorio, tuttavia, prima di pronunciarsi avrebbe dovuto attendere, spiega ancora Castagnetti, «la comunicazione da parte dell'autorità giudiziaria del proprio provvedimento di archiviazione».

MINISTERIALITA' DEL REATO - «La maggioranza - ha aggiunto il presidente della Giunta - non ha voluto attendere la formale comunicazione da parte dell'autorità giudiziaria e ha deciso di dichiarare autonomamente la ministerialità del reato commesso da Matteoli e la non autorizzazione a procedere. Una procedura che formalmente contraddice l'articolo 18-ter del regolamento. C'è una incongruenza: ci si pronuncia sulla non autorizzazione a procedere senza che ci sia stata una richiesta di autorizzazione a procedere. Si è pronunciata a prescindere dalla richiesta. Come ha già fatto per Castelli al Senato. Io ho votato contro».

Protesta anche l'Idv con Federico Palomba: «E' una vergogna procedurale. Va contro l'indicazione della Consulta. E' un colpo di mano con cui la Giunta ha impedito il corso della giustizia ordinaria. Si tratta di un ignobile salvataggio della casta di maggioranza. Al Lodo Consolo si è sostituito il Lodo Paniz: ciò che non è stato possibile fare per legge, lo si è fatto tramite un accordo di maggioranza».