24 aprile 2024
Aggiornato 18:00

A Viareggio riapre la stazione, presto via i vagoni deragliati

Morta nella notte la 20esima vittima, una donna di Carrara

VIAREGGIO - Con il primo treno della mattina, il La Spezia-Pisa delle 5.53, la stazione ferroviaria di Viareggio ha riaperto al traffico ferroviario dopo il tragico incidente avvenuto fra il 29 e il 30 giugno. La circolazione è stata riattivata su un solo binario, il numero 3, in senso unico alternato, e i binari dal 4 all'8 sono ancora inaccessibili: questo perché sul binario 5 sono ancora presenti i vagoni cisterna deragliati e svuotati del loro carico di Gpl due giorni fa. Gli uomini dell'Ucl dei Vigili del Fuoco, che hanno prestato assistenza tutta la notte agli operai specializzati incaricati di rimuovere i carri, confermano ad Apcom che le operazioni dovrebbero concludersi in giornata.

Al momento sul binario 3 transitano e fermano convogli della direttrice Tirrenica nord, da Pisa a La Spezia e viceversa: malgrado alcune limitazioni, cancellazioni, e ritardi fisiologici, i treni transitano ogni mezz'ora e anche meno; fino alle 8 di stamani hanno fermato a Viareggio almeno 8 treni. Secondo Trenitalia, al momento è impossibile ipotizzare una tempistica per il recupero di altri binari; l'apertura dei binari ora occupati per la rimozione delle cisterne potrebbe consentire la ripresa del traffico anche dei treni della linea Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio, importanti per l'afflusso di turisti nel centro della Versilia.

Nella notte, invece, è spirata la vittima numero 20 del disastro ferroviario: intorno all'una, all'Ospedale di Carrara, è morta una donna non ancora identificata, a causa della gravità delle ustioni riportate. La donna faceva parte di quel gruppo di feriti particolarmente gravi a cui faceva riferimento, ieri, il direttore generale della Asl 12 di Viareggio Giancarlo Sassoli: «E' possibile che, anche per pochissime unità, il numero delle vittime non rimanga 19», aveva spiegato in conferenza stampa, mentre il direttore del 118 Andrea Nicolini aveva definito «in pericolo di vita» tutti i feriti ricoverati fuori dall'Ospedale della Versilia. Proprio nel policlinico di Lido di Camaiore stanno proseguendo le procedure di identificazione dei corpi da parte della Polizia scientifica.