25 aprile 2024
Aggiornato 03:00

Mafia: assolto direttore di Telejato Pino Maniaci

Era accusato di esercizio abusivo della professione giornalistica

PARTINICO - Il giudice monocratico di Partinico, Giacomo Barbarino, ha assolto il direttore di Telejato Pino Maniaci dall'accusa di esercizio abusivo della professione. Secondo il giudice, l`attività dell`emittente guidata da Maniaci, si è caratterizzata «per le sue campagne contro Cosa nostra, nonché per la sua opera di informazione in altri servizi quali l`ambiente, le speculazioni sul territorio».

Soddisfazione è stata espressa dal segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, che era a Palermo accanto a Pino Maniaci per la sentenza. «C`è un giudice almeno a Partinico - ha detto -. Un giudice capace di assolvere Pino Maniaci incredibilmente accusato di esercizio abusivo della professione giornalistica. Un giudice capace di respingere le inverosimili interpretazioni della legge fatte dalla Procura della Repubblica».

«Maniaci ha seguito il percorso imposto dalle norme per chiedere di essere iscritto all`Albo dei giornalisti come pubblicista - dice il segretario dell'Ordine dei giornalisti - ma ne veniva ugualmente chiesta la condanna tentando in aula di trovare conforto in non so che cosa mai avrebbe potuto dire il presidente dell`Ordine regionale del quale la pubblica accusa chiedeva la convocazione».

Maniaci, imprenditore edile che rilevò l'emittente nel 1999, e Telejato sono famosi per i servizi del tg e le vere e proprie 'campagne' contro 'Cosa nostra', senza dimenticare le stoccate alla gestione amministrativa, la questione ambientale, il degrado politico, speculazioni sul territorio. Negli anni l'emittente e Maniaci hanno ricevuto molteplici minacce e subito diversi attentati mafiosi: tra i più gravi c'è il pestaggio subito da Maniaci nel gennaio 2008 a opera del figlio di un boss mafioso, e a luglio dello stesso anno la sua auto, parcheggiata sotto la sede della tv, è stata incendiata. Non solo, Maniaci ha collezionato circa 200 querele da parte della titolare di una distilleria.