12 ottobre 2025
Aggiornato 15:30

Amministrative, affluenza alle 12: 7,9% province, 12,5% a sindaci

Berlusconi al seggio, contestazioni al Premier e ai giornalisti

ROMA - E' in forte calo l'affluenza per i ballottaggi, alle ore 12. Secondo i dati diffusi dal Viminale, per il rinnovo dei presidenti di Provincia ha votato solo il 7,9% degli aventi diritto, contro il 19,05 della volta scorsa. Per i sindaci (in questo caso i dati sono incompleti perché relativi a 98 comuni su 99), ha votato il 12,57% contro il 24,71% della passata tornata elettorale.

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha votato intorno alle 12.30 a Milano, alla scuola Dante Alighieri di via Scrosati. Il premier, arrivato al seggio 502 in tarda mattinata, ha ritirato le quattro schede previste, tre delle quali per il referendum e una per le provinciali. A Milano infatti oggi si vota per il ballottaggio tra Guido Podestà, candidato per il centrodestra e Filippo Penati del centrosinistra, alla provincia di Milano .

Il premier arrivando ha detto di non voler rilasciare dichiarazioni: "Lo sapete che non dico niente". Ad accogliere il presidente del Consiglio, nella scuola di via Scrosati dove ha sempre votato con mamma Rosa, un gruppo di sostenitori che all'arrivo lo ha applaudito. Tra loro, però, c'è stato qualcuno che lo ha anche contestato chiedendogli di render conto alla gente sulle pensioni. "Pensa alle pensioni - ha urlato prima che Berlusconi entrasse nel seggio - invece di stringere le mani". A quel punto una signora è intervenuta a sostegno del premier: "Vai avanti, non dare retta alla repubblica delle banane...".

Dopo il voto i suoi sostenitori lo hanno atteso all'esterno della scuola, e il premier non ha risparmiato sorrisi, strette di mano e fotografie. Ad un bambino di due anni in braccio alla sua mamma ha detto: "Devi fare il bravo, guarda che meraviglia! Alla tua età io però avevo un anno". E di fronte al bimbo che è scoppiato a piangere per i flash dei fotografi ha aggiunto: "Questi cattivi, con queste macchine...".

Fra una stretta di mano e l'altra il premier ha parlato di tutto, dal calcio al Milan alla riforma costituzionale. Ma mentre lui era accerchiato dalla folla qualcuno dalla strada ha urlato contro i giornalisti: "Vergogna, perchè non gli fate domande sulle sue donne?".