23 agosto 2025
Aggiornato 10:00
Roncarati, nuovo appello alle banche per il credito

CdC Ferrara: 500 mila euro di aiuti a fondo perduto per l’innovazione

Fino a 8.000 euro a progetto per la creazione di reti tra imprese e la verifica della fattibilità tecnologica di un progetto di sviluppo

FERRARA - Davvero tanti i progetti varati per il 2009 dall’Associazione per l’Innovazione, il Tavolo di lavoro permanente costituito nel 2006 da Camera di Commercio (che lo presiede), Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Università di Ferrara, Sipro, Ascom, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Lega delle Cooperative e Unindustria allo scopo di favorire sempre più l’incontro tra la domanda di innovazione espressa dal sistema delle imprese e le risposte messe in campo dal mondo della ricerca.

Tra le attività previste per l’anno in corso, il sostegno alla realizzazione di progetti di innovazione tecnologica e organizzativa nei processi, nei prodotti, nei sistemi aziendali e interaziendali; un vademecum sui brevetti, che saranno protagonisti, tra l’altro, della Giornata dell’innovazione del prossimo mese di novembre; i Pomeriggi dell’innovazione, che, alla presenza di esperti del settore, contribuiranno a far comprendere alle imprese come, investendo su loro stesse, possano mantenere un elevato grado di competitività sul proprio mercato di riferimento; il seminario di studio sulle implicazioni per le imprese di Reach, il nuovo regolamento comunitario sulle sostanze chimiche; l’analisi ed il monitoraggio continuo dei fabbisogni e del potenziale tecnologico delle imprese ferraresi. Senza dimenticare, poi, i rilevanti contributi a fondo perduto previsti per le imprese che investano in programmi di trasferimento tecnologico, adottino sistemi di qualità, candidino progetti a valere sul Programma Operativo Regionale (POR) FESR 2007-2013 Emilia-Romagna, ottengano brevetti internazionali per invenzioni industriali; puntino a processi di aggregazione aziendale, crescita dimensionale e sviluppo delle filiere produttive o che attuino Check up destinati alla produzione su commessa.

«Il fatto di partire dalle imprese, cioè dagli utilizzatori – ha sottolineato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara - presenta il vantaggio di cogliere tre aspetti spesso trascurati da chi progetta servizi di trasferimento tecnologico: la segmentazione degli utilizzatori (non tutte le imprese cioè esprimono gli stessi bisogni), l’analisi del contesto d’uso, e cioè l’ambito dei processi di innovazione propri delle imprese stesse, con le loro dinamiche, le loro strategie e la loro cultura, l’interazione (cioè le modalità di accesso e utilizzo del servizio). Ma in questo momento - ha proseguito Roncarati - il nodo più grande riguarda però il credito, per cui non posso che appellarmi ancora una volta al sistema bancario affinché in sinergia con le istituzioni e le forze economiche e sociali del territorio, a partire dalla Camera di Commercio, faccia fronte comune per dare ossigeno alle imprese, risorsa imprescindibile per l’economia provinciale».