Verona: Avezzù nuovo preside della facoltà di Lettere e Filosofia
E' stato eletto dal consiglio di facoltà passando così il ballottaggio con il professor Ferdinando Marcolungo
VERONA - Il professor Guido Avezzù è il nuovo preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo scaligero. Nel corso della votazione di questa mattina, il professor Avezzù è stato eletto dal consiglio di facoltà passando così il ballottaggio con il professor Ferdinando Marcolungo.
Nato a Rovigo nel 1948, si è laureato in Lettere all’Università di Padova nel 1971 dove è stato allievo di Carlo Diano, uno dei più importanti studiosi di cultura e letteratura greca. All’ateneo patavino ha insegnato Papirologia e Filologia greca fino al 1997, anno in cui è stato nominato professore associato all’Università di Verona. Avezzù è diventato ordinario di Letteratura greca nel 2000.
Nel corso della sua carriera accademica, ha scritto oltre 50 pubblicazioni scientifiche dedicandosi a tre principali filoni di ricerca: la retorica e l’oratoria, la tragedia greca e la fortuna dei classici. Oggi Guido Avezzù è considerato uno dei più affermati ed apprezzati grecisti italiani.
Il professor Avezzù guiderà la facoltà di Lettere e filosofia dal primo ottobre 2009 al 30 settembre 2012. Tra le priorità del suo mandato lo sviluppo strategico dei corsi di studio e dell’organico di facoltà, la riforma della didattica e una maggiore specificità delle lauree umanistiche.
«E’ fondamentale rifondare il senso di appartenenza responsabile di tutti a una comunità che studia e forma – spiega il professor Avezzù -. Fra qualche mese Mario Lombardo, il preside in carica, mi consegnerà una facoltà significativamente cresciuta dal 1992, quando è nata dal preesistente Magistero, sia dal punto di vista dell’offerta didattica, sia da quello della produttività scientifica. La ricchezza della produzione scientifica non è immediatamente percepibile dall’osservatore esterno: nell’area delle discipline dell’area linguistico-letteraria, storico-artistica e di storia del mondo antico la ricerca raggiunge elevati livelli di eccellenza; nell’area delle discipline filosofiche, geografiche e storiche il livello di eccellenza è superiore alla media nazionale. Come tutti sanno, è una ricerca scientifica che costa poco e che invece può avere un forte impatto nella valorizzazione dei cosiddetti giacimenti culturali che caratterizzano il nostro territorio e, in generale, la realtà italiana. E' molto significativo che l’Università di Verona sia riuscita a conseguire risultati altamente significativi pur partendo praticamente da zero. In pochissimi anni nella nostra facoltà si sono sviluppate delle «scuole» nei più diversi ambiti: da quello linguistico a quello filologico, da quello filosofico a quello storico.
Sotto il profilo della didattica – aggiunge Avezzù - è importante sviluppare collaborazioni all’interno dell’Ateneo, con altre università italiane e straniere e con il territorio; occorre chiarire, dentro e fuori dalla realtà accademica, che investire nel settore umanistico rappresenta una risorsa di qualità per tutti».
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