I diritti umani al centro di “Auschwitz giovani memoria luoghi”
Il progetto promosso dalla Provincia di Perugia con l’Ufficio scolastico regionale e l’Isuc
FOLIGNO – Si è concluso con un incontro teatrale, all’auditorium San Domenico di Foligno il percorso di «Auschwitz Giovani memoria luoghi», sviluppato nell’ambito del progetto «Human Rights Positive», volto a promuovere la cultura dei diritti umani e realizzato dalla Provincia di Perugia, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria e l’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea. Protagonisti i ragazzi delle scuole superiori della provincia perugina che, supportati dagli insegnanti e da rappresentanti delle istituzioni coinvolte, hanno fatto rivivere, nel corso della rappresentazione teatrale, le loro esperienze e testimonianze legate ai tre «viaggi della memoria» che il progetto ha previsto.
Alla rappresentazione, che si è tenuta, mercoledì 6 maggio, hanno preso parte, insieme agli studenti, Giuliano Granocchia, assessore all’istruzione e alla formazione della Provincia di Perugia, Dino Renato Nardelli, responsabile del progetto e storico dell’Isuc, Janine Fourier, ispettrice dell’Ufficio scolastico regionale, Giulio Cristoffanini, co-fondatore di Emergency.
Il progetto «Auschwitz Giovani memoria luoghi» si è sviluppato nell’arco di tre anni, a partire dal 2006. Nel 2007 ha dato vita a «Un treno per Auschwitz», primo viaggio nei luoghi dello sterminio nazista «che ha permesso ai ragazzi – ha spiegato Giuliano Granocchia, - di ripercorrere la storia e di rivivere le emozioni di quella tragedia». Nel 2008 il viaggio della memoria è proseguito e si è trasformato in «Progetto umbro: Auschwitz Giovani, memoria luoghi» che ha previsto, oltre alla visita nei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, incontri e workshop che hanno coinvolto insieme gli studenti umbri e quelli polacchi del XIII Liceum Ogolnoksztalcace. «Momenti voluti – ha aggiunto Granocchia – per favorire il dialogo, lavorare insieme per creare una memoria collettiva e rafforzare i valori della tolleranza e la convivenza tra popoli diversi». Non si è trattato più di un viaggio in treno, ma in aereo, proprio per lasciare più tempo all’incontro e al dialogo. Nel 2009 «Auschwitz Giovani, memoria luoghi» si è sviluppato e, prima del viaggio, ha previsto un percorso formativo «La rappresentazione mediatica della Shoa» per i docenti degli istituti coinvolti nel progetto. È stato, poi, aggiunto un nuovo itinerario della memoria con la visita alla città di Varsavia, «luogo simbolo della persecuzione degli ebrei e della negazione dei diritti umani – ha commentato Dino Renato Nardelli -, che ha saputo ricostruirsi preservando tracce della propria identità e monumentalizzando i segni di quei tragici eventi». Sono stati riproposti gli incontri con gli studenti polacchi, questa volta del liceo Adam Mickiewicz di Crocovia, mentre è stata aggiunta la costituzione di un gruppo di comunicazione che ha raccontato, attraverso video e foto su internet i momenti più significativi del viaggio. «Le immagini e le parole dei ragazzi – ha concluso Granocchia – hanno tirato fuori molte emozioni vissute durante il viaggio nei luoghi della morte e della vita. L’attraversamento dei campi è stato il momento della soggettività, delle sensazioni corporee dell’orrore che i protagonisti del viaggio hanno vissuto e saputo trasferire ai compagni suscitando anche riflessioni e valutazioni. Questo lavoro ha aiutato a tenere viva una memoria comune a creare un ponte tra futuro e presente, formando testimoni di seconda generazione».