Elezioni: a Corciano il centrodestra schiera Pietro Cappannini
Lavoro, viabilità, sicurezza i temi principali della campagna. “Basta quartieri dormitorio”
CORCIANO – Dopo più di dieci anni, il centrodestra a Corciano propone un candidato unico per la poltrona di sindaco in vista delle amministrative del 6 e 7 giugno. È Pietro Cappannini, avvocato di 46 anni, che, venerdì 24 aprile, all’interno della Commenda di San Mariano, ha presentato il suo programma, sostenuto dalla lista civica «Cappannini sindaco Corciano» e dal Popolo delle libertà più l’Udc, che negli anni passati aveva sempre corso da sola.
Alla presenza di alcune tra le maggiori cariche del Pdl, dal senatore Franco Asciutti al capogruppo regionale Fiammetta Modena, insieme a Massimo Monni, Enrico Sebastiani e Andrea Lignani Marchesani, più i consiglieri comunali Giovanni Poggioni, Giovanni Lo Vaglio e Giancarlo Versiglioni, Cappannini ha proposto «un’alternativa all’amministrazione Ginetti, perché la comunità cittadina di Corciano chiede un cambiamento profondo. Il centrodestra si presenta finalmente unito per proporre un’idea diversa, perché il comune è cambiato radicalmente in questi anni e solo l’attuale giunta non se ne è accorta, troppo presa dal rincorrere i problemi, senza un progetto, guardando solo indietro, al sua passato, a quello che Corciano era e non a quello che è o sarà».
«Corciano – ha proseguito il candidato sindaco – si espande ad una velocità impressionante: ogni anni abbiamo quasi 2000 abitanti in più, cambia popolazione, cambiano le dinamiche e le esigenze e noi, la lista civica e i partiti che mi appoggiano, ci presentiamo come il futuro. Su cosa punteremo? Prima di tutto sul lavoro: il Comune deve diventare una centrale collegata a quelle istituzionali per trovare lavoro ai suoi abitanti. Un ulteriore sforzo deve poi essere fatto per risolvere i problemi di viabilità, di sicurezza, degli insediamenti produttivi e abitativi. Necessario creare una sinergia tra servizi e abitazioni per far sì che i luoghi di Corciano, San Mariano, Ellera e tutte le frazioni siano luoghi in cui la gente si ritrova, si incontra e si riappropria della propria identità. Basta con i quartieri dormitorio. Il territorio comunale, infatti, è ormai diviso in tre zone: la città vera, tra Ellera e San Mariano, le frazioni e la città morta, quella stessa Corciano in cui la sera per le strade non si vede più nessuno. E allora noi saremo la proposta alternativa, concreta e non di bandiera. Giocheremo la nostra partita, convinti di farlo davvero alla pari, non partiamo perdenti anche se ancora qualcuno ci ricorda il 69 per cento di preferenze con cui nel 2004 vinse la Ginetti. Saremo presenti, sempre di più, sul territorio, nella convinzione di lottare per un grande sogno».
Il progetto di Pietro Cappannini ha ricevuto il pieno sostegno degli ospiti alla presentazione. «L’Udc – ha confermato Giovanni Poggioni, già candidato sindaco nel 2004 – è pronta alla piena collaborazione. Tra noi c’è unità d’intenti e sappiamo che Cappannini potrà venire incontro alle istanze del mondo cattolico come dei laici». Se poi Massimo Monni ha parlato di «senso di maturità» per il candidato unico, Lignani Marchesani ha sottolineato come l’avvocato Cappannini sia «l’uomo giusto nel posto giusto. Questa è la nostra sfida». Soddisfazione anche da parte del senatore Asciutti e del capogruppo Fiammetta Modena che scommette su «risultati insperati».
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