2 ottobre 2025
Aggiornato 17:30
G8 Ambiente

Salute bambini. Greenpeace a Prestigiacomo: e ora i fatti sui rifiuti elettronici

È questo il commento di Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia

ROMA — «L'invito di Stefania Prestigiacomo a ridurre i rischi per i bambini derivanti dall’esposizione ai prodotti chimici è in sé condivisibile, ma non rispecchia quanto fatto finora dal ministero dell’Ambiente in Italia». È questo il commento di Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, alle dichiarazioni rese oggi dal ministro nel corso del G8 ambiente di Siracusa.

Greenpeace accoglie queste parole come impegno a rendere finalmente efficace e completa la normativa sui rifiuti elettronici. Infatti, «è troppo facile rispondere al ministro Prestigiacomo», continua Polidori, «che i bambini che lei vorrebbe salvare sono esposti, in tutto il mondo, al contatto con sostanze pericolosissime contenute nei rifiuti elettronici italiani, il cui stato di smaltimento è oggi penoso».

Greenpeace ha documentato diversi casi clamorosi di rifiuti elettronici provenienti dall’Italia e poi finiti in paesi come Ghana e Nigeria, dove vengono smaltiti a mani nude dalla popolazione locale – bambini compresi – con conseguenze anche gravi per la loro salute. Ed è solo di venerdì scorso la denuncia fatta dalla trasmissione «Le Iene» – fondata sul rapporto «Hi-Tox!» di Greenpeace – a proposito delle condizioni disastrose dei centri di raccolta dei rifiuti elettronici in Italia.

«Dopo queste dichiarazioni del ministro Prestigiacomo, la nostra aspettativa per una rapida soluzione del problema è ancora più alta», afferma Polidori: «Attendiamo dal ministero dell’Ambiente l’emanazione immediata del ‘Decreto Semplificazioni’, che permetterà ai rivenditori il ritiro del rifiuto in caso di acquisto di una nuova apparecchiatura elettronica».