29 marzo 2024
Aggiornato 14:30

Marche: Benatti all’assemblea della Cisl scuola

«Non rassegniamoci, bisogna lottare»

ANCONA - «Il livello di indignazione è già alto, perché mentre noi stiamo agendo secondo principi di trasparenza e democrazia, confrontando le posizioni, il livello locale dell’amministrazione Statale, indifferente a qualsiasi richiesta di chiarimenti sui criteri adottati per i tagli agli organici della Scuola, già oggi ha emanato il decreto «falcidiante» e fa muro di gomma. A questo punto non ci si deve rassegnare, svesto i panni da assessore di governo e indosso quelli di assessore di ‘lotta’.»

Così Stefania Benatti, dopo aver portato all’assemblea sindacale della CISL-Scuola, tenutasi oggi in Regione, i saluti del presidente Spacca, impegnato oggi a Bruxelles al Comitato delle Regioni d’Europa, per porre all’attenzione il tema della maggiore autonomia decisionale delle Regioni, tra le altre, anche in materia di istruzione.
L’assessore regionale interviene e parla di adottare strumenti di mobilitazione dell’opinione pubblica «perché la questione Scuola è strategica per una società civile: c’è in gioco il futuro dei nostri giovani, anche di quelli più fragili e l’attenzione deve rimanere alta.»

«Non si può far passare per razionalizzazione l’aumento in un anno del 20% delle pluriclassi (saranno 127 e la maggior parte nelle zone montane) - ha proseguito Stefania Benatti- o sacrificare il sostegno ai disabili creando un disservizio, è un’impostazione didattica sbagliata che va corretta. Non si può dire alle famiglie che possono scegliere il tempo scuola e poi in 5 anni si ritroveranno un modulo base imposto a 27 ore. Non si può soprattutto stare a guardare, ma occorre agire in maniera più incisiva, tutti insieme e che anche le famiglie facciano la loro parte, ci aiutino a esprimere il dissenso verso questa manovra che non è una riforma scolastica, ma solo una ‘sforbiciata’. Abbiamo poco più di un mese per invertire questa situazione e non sarà facile. Ma a Roma non andrò a prendere schiaffi: chiedo il dovuto, cioè che i Ministri Gelmini e Tremonti rivedano queste decisioni, perché non accetto che come Regione virtuosa si paghino penalizzazioni immeritate. Altrimenti perché impegnarci per applicare i regolamenti alla lettera, come abbiamo fatto anche in sede di atti di dimensionamento scolastico?»

L’assessore ha poi ricordato che la presidente della I Commissione consiliare , Adriana Mollaroli, il prossimo martedì porterà le istanze della scuola in una mozione in Consiglio regionale sulla quale sono stati sensibilizzati anche gli esponenti dell’opposizione. Molti Comuni e le Province, inoltre, sono impegnati in questi giorni sullo stesso problema e sottoporranno le esigenze della Scuola ai loro organi collegiali e consiliari.