28 marzo 2024
Aggiornato 11:00

Sicilia: Truffa a Inps da 1 mln, denunciati 245 falsi braccianti

Ideatori padre e figlio imprenditori di Piraino e S. Angelo Brolo

MESSINA - Maxi truffa da quasi un milione di euro ai danni dell'Inps. La Guardia di finanza di Messina ha denunciato 245 falsi braccianti e due imprenditori agricoli, padre e figio, titolari di due aziende di Piraino e Sant'Angelo di Brolo, nel messinese. I braccianti sono tutti delle province di Catania e Messina. Lavorando solo sulla carta, hanno indebitamente percepito indennità a vario titolo erogate dall'Inps di Messina nel periodo compreso tra gli anni 2003 e 2007 (disoccupazione, maternità, malattia).

Ideatori di questa maxitruffa M.L. di 74 anni e M.S. di 49 anni, rispettivamente padre e figlio, entrambi di Sant'Angelo di Brolo, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti per truffa ai danni dello Stato; sono stati inoltre, segnalati alla Corte dei conti di Palermo. In concorso con i due imprenditori sono stati denunciati tutti i presunti braccianti agricoli. Gli imprenditori agricoli dichiaravano l'utilizzazione di fondi agricoli, poi risultati non essere nella propria disponibilità, per ottenere dall'Inps i registri di impresa, necessari per l'assunzione «fittizia» dei braccianti agricoli.

Servendosi delle false assunzioni e delle dichiarazioni trimestrali di manodopera agricola inviate all'Istituto di previdenza, i due imprenditori hanno ottenuto l'indebito inserimento dei finti braccianti negli elenchi dei lavoratori agricoli, consentendo loro di beneficiare delle varie indennità previdenziali e assistenziali previste. La Gdf ha constatato 366 rapporti di lavoro fittizi, con la conseguente erogazione di prestazioni previdenziali e assistenziali, a fronte delle quali le fantomatiche aziende agricole non hanno mai corrisposto somme per i contributi dovuti in relazione alle dichiarazioni di manodopera prodotte, risultando così debitorie nei confronti dell'Inps.