19 marzo 2024
Aggiornato 03:30

Iran, Frattini: Presto a Teheran: ma solo per l'Afghanistan

«Mi sembra, e credo che tutti ne siano convinti, che il ruolo dell'Iran può essere in quella regione un ruolo positivo»

ROMA - Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha confermato che sarà «presto» a Teheran, ma solo per «affrontare il tema della disponibilità iraniana a collaborare alla stabilizzazione di Afghanistan e della regione di frontiera fra Afghanistan e Pakistan».

A chi gli chiedeva se la missione in Iran è confermata, nonostante i segnali contraddittori lanciati in questi ultimi giorni da Teheran - non ultime le dichiarazioni di stamattina dell'ayatollah Khamenei contro Israele e contro l'amministrazione Usa - Frattini si è limitato a rispondere: «Certamente l'iniziativa che ho annunciato e che ho discusso con i colleghi americani e con molti dei paesi arabi direttamente interessati è un'iniziativa che verrà portata avanti».

«Mi sembra, e credo che tutti ne siano convinti, che il ruolo dell'Iran può essere in quella regione un ruolo positivo» ha proseguito il titolare della Farnesina, incontrando la stampa con il collega indonesiano Hassan Wirajuda a margine di una conferenza sul 'modello indonesiano per una società del convivere' organizzata oggi a Roma dalla Comunità di Sant'Egidio e dal ministero degli Esteri. Frattini ha spiegato che ascolterà «le posizioni dell'Iran: se sarà disponibile come io mi auguro a un'azione positiva, avete tutti ascoltato le parole molto chiare e positive della nuova amministrazione americana che riguardano un prospetto molto più ampio di dialogo con l'Iran».

«La mia azione - ha precisato - è limitata in questa fase limitata ovviamente al tema di Afghanistan-Pakistan, perché questa sarà un'iniziativa ad hoc organizzata dalla presidenza italiana del G8».