29 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Cittadinanza e Costituzione

Scuola, Gelmini: 33 ore e 1 mln euro per insegnare cittadinanza

Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini in un incontro con la stampa questa mattina a Palazzo Chigi

ROMA - Saranno 33 le ore di lezione destinate nell'arco dell'anno all'insegnamento di cittadinanza e Costituzione nelle scuole italiane. Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini in un incontro con la stampa questa mattina a Palazzo Chigi, precisando che il Governo stanzierà un milione di euro per il nuovo insegnamento, che sarà affidato ai docenti delle materie umanistiche.

Non è Educazione Civica - «Non vorremmo - ha puntualizzato il ministro - che questa nuova materia fosse interpretata come la vecchia educazione civica. L'idea - ha spiegato - è quella di aprire le porte della scuola a molte testimonianze e a esempi positivi che possano rappresentare un modello di riferimento su versanti più diversi». Gli argomenti trattati saranno i più diversi. Oltre che di Costituzione, infatti, si parlerà anche di educazione stradale, con particolare attenzione al patentino per il motorino, di educazione ambientale, in collaborazione con le organizzazioni ambientaliste e di corretta alimentazione, sulla quale, ha annunciato Gelmini, c'è già un canale di collaborazione aperto con Coldiretti. L'obiettivo, ha continuato il ministro, è quello «stimolare la partecipazione attiva degli studenti a tutti i livelli. Per questo abbiamo coinvolto le consulte provinciali, che molto stanno facendo su legalità, educazione ambientale, educazione stradale». Con le risorse stanziate, ha aggiunto, saranno finanziate «le esperienze migliori, quelle più riuscite valorizzando le proposte dei ragazzi».

«L'introduzione dell'educazione alla cittadinanza - ha sottolineato Gelmini - va di pari passo con quella del voto in condotta, e servirà anche come strumento di integrazione. La conoscenza della nostra carta costituzionale, insieme a quella della lingua, è un elemento importante anche per favorire l'integrazione. Questo progetto vuole dare il segno di un impegno sul fronte della trasmissione ai giovani sul senso dello Stato». «E' venuto il tempo di una nuova alleanza - ha affermato, intervenendo all'incontro, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso - fatta di coerenti messaggi educativi tra chi produce cultura e chi produce legalità, per incanalare il sano protagonismo dei giovani in iniziative, confronti che facciano sentire i ragazzi protagonisti».

Soddisfatto il presidente dell'associazione Libera, don Luigi Ciotti: «Ci vuole molto realismo e concretezza», ha spiegato, sottolineando che «abbiamo bisogno di buone prassi perché le buone prassi sono quelle che incidono. Ho trovato fondamentale in questo progetto l'accento sulla responsabilità. Bisogna andare oltre la legalità, perché la legalità è diventata una bandiera che tutti usano, anche quelli che la calpestano. Noi dobbiamo coniugare legalità e responsabilità». Soddisfatti anche i rappresentanti degli studenti. All'incontro ha partecipato Elisabetta Zuccatti, presidente della consulta provinciale di Pesaro-Urbino e moderatrice della commissione nazionale antimafia tra le consulte. «Siamo fieri - ha detto - che le nostre proposte siano state accolte e integrate nelle linee guida per l'insegnamento della nuova materia. Siamo stati accolti a braccia aperte, abbiamo suggerito tra le altre cose la creazione di un kit interattivo multimediale che risponda ad alcune delle domande più diffuse sulla Costituzione».