20 aprile 2024
Aggiornato 13:00

Pdl, Formigoni: Berlusconi eterno, non ho ambizioni da leader

Dalle pagine del Giornale, Roberto Formigoni, dribbla sulle voci di chi lo indica come il delfino del Cavaliere per Palazzo Chigi

MILANO - Silvio Berlusconi «si è dimostrato eterno», è «in forma smagliante» e «ogni ambizione sarebbe fuori posto». Dalle pagine del Giornale, Roberto Formigoni, dribbla sulle voci di chi lo indica come il delfino del Cavaliere per Palazzo Chigi, apre alla possibilità di candidarsi alla guida della Regione Lombardia per la quarta volta nel 2010 («ma ce ne sono altre: o commissario europeo o ministro«) e non cede alla falsa modestia: «La mia popolarità, secondo i sondaggi, viene subito dopo quella del lider maximo».

Insomma, «non ho complessi di accantonamento, come altri«, sottolinea il governatore senza risparmiare una frecciatina a Gianfranco Fini: «Perde di vista il popolo del Pdl. È su posizioni minoritarie». «Ottimi» sono invece i rapporti con la Lega, «splendidi» con Bossi, «soprattutto dopo la malattia». Guardando alle manovre al centro, Formigoni pronostica «un insuccesso» per Casini e compagnia: «Non c'è spazio per un terzo polo», taglia corto. Sarebbe «una Margherita bis».

Mentre nel campo del Pd poco è cambiato: Franceschini lo guida «con toni anche più astiosi si Veltroni. Non trova di meglio che suonare la stessa nota: l'antiberlusconismo. Segno del disastro profondo del Pd». «Deludente» definisce infine il governatore la vicenda Alitalia: «Cai anche contro i propri interessi ha deciso di non investire nella parte ricca del Paese», osserva con rammarico Formigoni che affonda: «Cai ha desertificato Malpensa. Recederà solo se si desertificherà Linate. Improponibile. Per Malpensa - rilancia - ci accorderemo con vettori esteri, per Linate aboliremo il monopolio Alitalia su Roma-Milano».