25 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Partito Democratico

«Bene Franceschini, ora riprendiamo cammino»

Lo ha detto Nicola Latorre, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, ai microfoni di Radio Città Futura

«Il tema per il Partito Democratico è quello di affrontare una discussione vera, con i nostri elettori protagonisti, che ci aiuti ad individuare concretamente come recuperare il rapporto con la società italiana. Una discussione di questo tipo rischiava di essere condizionata da elezioni primarie fatte in tempi troppo rapidi. Dunque si è scelto, non a caso con un consenso così ampio, di eleggere subito un segretario, di rimetterci subito in condizione di affrontare lo scontro politico così forte nel Paese e cominciare ad istruire un processo di confronto in vista del congresso di ottobre».

Lo ha detto Nicola Latorre, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, ai microfoni di Radio Città Futura.

«Il discorso che ha fatto Franceschini - ha sottolineato Latorre - ha colto già alcuni elementi di difficoltà nell'incertezza che il Pd ha manifestato su alcune grandi tematiche al centro del confronto politico. Penso alla collocazione degli eletti del Pd nel Parlamento europeo, al testamento biologico che è già in commissione al Senato e presto sarà in aula, al tema di come affrontare la crisi economica. Su questi punti Franceschini ha detto cose importanti dando quella che un tempo si sarebbe chiamata linea del partito. Questo è un passo avanti importante».

Alla domanda se Franceschini sia un segretario a tempo, Latorre ha risposto, «Noi sabato abbiamo eletto un segretario con tutti i crismi, un segretario che di qui alla scadenza congressuale di ottobre, peraltro prevista dallo statuto, avrà la possibilità e la responsabilità di guidare pienamente il partito, senza alcun tipo di riserva e senza limiti. Tra l'altro noi abbiamo bisogno, per la portata dello scontro politico in atto, di un segretario nella pienezza delle sue funzioni, dei suoi poteri e della sua rappresentatività. Questo mandato scade ad ottobre e Franceschini con molta chiarezza ha detto che ad ottobre presenterà il bilancio del suo lavoro e inaugurerà la stagione congressuale. A quel punto penso che tutti saranno candidabili e/o ricandidabili. Il problema vero è che non sarà una competizione su chi ha la fotografia più simpatica da presentare ma tutto si svolgerà sulla base di un progetto politico e di proposte concrete, sui quali costruire un confronto congressuale che deve mettere nelle condizioni chi vince di ricomporre l'unità di tutto il partito». Bersani si candiderà? «Mi pare di avere letto ieri che Bersani, che già aveva avanzato la sua candidatura - ha risposto Latorre - ha intenzione di candidarsi a ottobre. Vedremo se confermerà la sua intenzione e su quale progetto politico. Da questo punto di vista non mi pare che ci siano tutti questi misteri, retropensieri o difficoltà».